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CR: Rendiconto 2006, i relatori Baiutti e Ritossa (3)

18.12.2007
10:55
(ACON) Trieste, 18 dic - RC - L'esame del rendiconto generale (conto di bilancio più conto generale del patrimonio) per l'esercizio finanziario 2006 è stato affidato a Giorgio Baiutti (Margh-PD) per la maggioranza e ad Adriano Ritossa (AN) per l'opposizione.

Il primo ha affermato che lo scorso anno la Regione ha confermato un'azione coerente con il programma di Intesa Democratica compiendo scelte di sviluppo del tessuto economico-produttivo e di rafforzamento del sistema sanitario e di protezione sociale.

La Corte dei Conti, esaminando il rendiconto generale del 2005 e le risultanze finanziarie dello scorso anno - ha aggiunto Baiutti - ha espresso un giudizio di affidabilità seppur in presenza di limitate riserve e alcune obiezioni formali. Se, da un lato, l'indebitamento complessivo regionale è salito nel corso del 2006, in linea con quanto avvenuto nel 2005, soprattutto per le ingenti spese di investimento programmate, dall'altro lo sforzo definito nei documenti contabili e di bilancio per il 2008 consentono alla Regione di mantenersi lontana dalla percentuale parametrata sul totale delle entrate tributarie previste.

Di giudizio più critico, invece, Ritossa, che ha inteso smontare - richiamando numeri finanziari puntuali - la tesi della maggioranza. Il consigliere di AN ha parlato di sperpero del denaro pubblico, dai finanziamenti alla minoranza slovena (nel corso del 2006, disponeva di un totale di 13.463.041,00 euro più altri 4.495.582,29 da spartire per la tutela delle lingue minori) alle spese per indagini e consulenze (disponibilità globale per 3.040.000,00 euro), passando per un falso sostegno alle attività produttive (per Ritossa, la Giunta ha prelevato fondi riservati alle aziende per utilizzarli sulle spese regionali pari a 30 milioni).

Nel corso del 2006 - ha concluso il consigliere - l'Amministrazione regionale ha emesso BOR pari a 286 milioni di valore nominale, facendo sì che il 70,22% dell'indebitamento regionale sia rappresentato da prestiti obbligazionari. L'indebitamento complessivo è di ben 1.617 milioni.

(segue)