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CR: Finanziaria, relatore minoranza Molinaro (7)

18.12.2007
12:21
(ACON) Trieste, 18 dic - DT - Qualche luce e molte ombre. Il giudizio non favorevole sui documenti contabili della Giunta è quello del capogruppo dell'UDC Roberto Molinaro. Ciò che accomuna tutti questi provvedimenti è sicuramente la continuità con quanto avvenuto negli ultimi quattro anni, ma con una novità dal sapore elettoralistico: la possibilità di spendere subito 15 milioni di euro per beni mobili e immobili, per la casa e l'edilizia residenziale, per la formazione e gli investimenti dei consorzi industriali e dei Comuni.

A proposito di euro: se continua il momento favorevole per le entrate della Regione (più 9,34% le compartecipazioni su tasse e imposte e un più 8% proveniente dal gettito Irap) in seguito a una positiva quanto contingente situazione dell'economia e dei consumi, è pur vero, annota Molinaro, che il bilancio della Regione risente della mancata conclusione della rinegoziazione con lo Stato delle compartecipazioni (il protocollo d'intesa Governo-Regione, per questa parte, è rimasto pura enunciazione di principio) mentre i 20 milioni di euro - la quota sulle pensioni - stornati da Roma al Friuli Venezia Giulia sono un decimo rispetto a quanto ci si aspettava. Decisamente il governo Prodi e la sua maggioranza non si stanno dimostrando "amici" del Friuli Venezia Giulia.

Per quanto concerne il mondo dell'impresa, da sottolineare l'insufficiente sostegno all'agricoltura (dai quasi 12 milioni di euro del 2006 si è passati agli 8,6 milioni per il 2008). Sui trasporti non convince la neocostituita società Friuli Venezia Giulia Strade SpA, che dovrà gestire i mille chilometri di strade ex Anas: la capitalizzazione di 10 milioni di euro non è proporzionata a quelle che saranno le nuove funzioni della Regione in materia di viabilità e trasporti.

Capitolo cultura: per Molinaro non trova giustificazione alcuna il regalo in favore del teatro Verdi di Trieste, per il quale si prevede un abbuono di due milioni di euro - pari a due annualità - rispetto al finanziamento anticipato dalla Regione. Per lo sloveno e il friulano, gli impegni finanziari si dimostrano mera propaganda: gli stanziamenti sono aumentati di circa il 5% (635 mila euro), una cifra irrisoria, con l'intendimento da parte della Giunta di destinare 400 mila euro in più all'insegnamento del friulano. Nessuno stanziamento invece per il resiano e per le varianti linguistiche delle Valli del Torre, del Natisone e della Valcanale. Criticabile poi la manovra in materia di scuole paritarie: non è condivisibile il divieto di cumulo, dal lontano sapore ideologico, tra gli assegni di studio (che hanno come finalità l'abbattimento del costo delle rette delle scuole paritarie) e gli assegni relativi ai trasporti e ai libri di testo per gli alunni delle superiori.

Altra nota dolente, la sanità: incomprensibile, visti i robusti investimenti nei settori socio-assistenziali, socio-educativi e socio-sanitari, l'esclusione di uno strumento moltiplicatore di risorse economiche come il fondo di rotazione, insufficiente la disponibilità del Fondo sanitario regionale (2070 milioni di euro che però non tengono conto né dell'incremento del 4,9% del costo contrattuale del personale, né di quel più 4% relativo alla spesa farmaceutica, né dell'incidenza dei canoni del fondo immobiliare). Sono del tutto inadeguate, poi, le poste destinate alla famiglia: c'è una sproporzione evidente tra le disponibilità riservate al reddito base di cittadinanza (27,4 milioni di euro) rispetto a quelle per l'attuazione della legge in materia di famiglia e genitorialità (8,5 milioni). Infine, nulla è stato previsto per l'abbattimento del costo dei mutui per la prima casa.

Le Autonomie locali, aggiunge Molinaro, godono invece di buona salute: risorse aumentate del 2,5% rispetto al 2007. Tuttavia, la ripartizione dei fondi ancora una volta non considera i piccoli Comuni mentre nessun coinvolgimento, tanto meno economico, dei Municipi viene previsto in ordine al capitolo sicurezza e legalità.

(segue)