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CR: Finanziaria, dibattito generale (12)

18.12.2007
17:51
(ACON) Trieste, 18 dic - DT - Antonio Martini (Margh-PD) ha incentrato l'intervento sui mali e sui drammi del vivere quotidiano, sulla povertà, sul momento difficile della politica. Ha chiesto più contributi da stornare a favore del sociale, in particolare anziani e giovani coppie. Critico sull'abbandono in cui versano alcune zone di montagna: mancano i medici, i negozi di pane, latte, giornali, la posta è nel caos, così certe zone muoiono. E per quanto riguarda la ricostruzione ci sono ancora città, come Venzone e Gemona, con le buche nel centro storico.

Di politiche dell'immigrazione ha parlato Fulvio Follegot (LN). Quello messo in piedi dalla Giunta Illy è un buonismo di facciata a scapito della sicurezza e della coesione sociale. Qui si è accettata un'immigrazione di massa, senza regole e senza integrazione e normative specifiche hanno incentivato i contributi a cascata proprio agli immigrati, ha permesso che le risorse per abbattere i canoni di locazione andassero a loro non tenendo conto dei giovani o degli anziani. Il reddito di cittadinanza è solo un esempio di assistenzialismo che toglie risorse, ad esempio, alla famiglia.

Carlo Monai (Citt) si è soffermato sulla rivendicazione del ruolo di Regione speciale: aver ottenuto una maggiore autonomia finanziaria è elemento valutato positivamente e in modo trasversale. Sull'abbattimento del confine con la Slovenia, Monai ha ricordato come tutto ciò non potrà che creare nuove opportunità di sviluppo per il Friuli Venezia Giulia e lo stesso farà l'Euroregione. Tutti tasselli che vanno a sistemarsi in un mosaico di ritrovato posizionamento in ambito non più nazionale ma internazionale: questo è l'elemento più caratterizzante dei nostri anni di lavoro.

Per Daniele Galasso (FI) è una Finanziaria con tante buone intenzioni ma dai risultati negativi. Il merito del trend positivo in economia è dell'olio di gomito dei cittadini, non di Intesa Democratica. E le poste puntuali continuano a esserci, come i 43 milioni destinati alle Comunità montane per non meglio definite opere pubbliche. Sulla sanità non c'è molta attenzione: si promettono cose mirabolanti, eppure vengono stanziati 2 miliardi e 70 milioni di euro, pochi per quanto annunciato. Sul fronte Autonomie locali si va verso il precipizio, si assegnano sempre più risorse ai più forti e si distruggono i piccoli Comuni.

Il modello politico di Intesa Democratica ha fatto crescere questa regione e persino il ceto medio. Altro che utopie, è stata la risposta di Giancarlo Tonutti (Margh-PD). Il livello della qualità vita è aumentato puntando alla modernizzazione, all'aggiornamento del modello di sviluppo, per aprire la regione al mondo. Sui rapporti istituzionali, Tonutti ha detto che il Consiglio deve riappropriarsi dei suoi compiti, su tutti quello legislativo, e per questo vanno ripensati i ruoli degli organi della Regione.

(segue)