CR: Finanziaria, dibattito generale (12)
(ACON) Trieste, 18 dic - DT - Antonio Martini (Margh-PD) ha
incentrato l'intervento sui mali e sui drammi del vivere
quotidiano, sulla povertà, sul momento difficile della politica.
Ha chiesto più contributi da stornare a favore del sociale, in
particolare anziani e giovani coppie. Critico sull'abbandono in
cui versano alcune zone di montagna: mancano i medici, i negozi
di pane, latte, giornali, la posta è nel caos, così certe zone
muoiono. E per quanto riguarda la ricostruzione ci sono ancora
città, come Venzone e Gemona, con le buche nel centro storico.
Di politiche dell'immigrazione ha parlato Fulvio Follegot (LN).
Quello messo in piedi dalla Giunta Illy è un buonismo di facciata
a scapito della sicurezza e della coesione sociale. Qui si è
accettata un'immigrazione di massa, senza regole e senza
integrazione e normative specifiche hanno incentivato i
contributi a cascata proprio agli immigrati, ha permesso che le
risorse per abbattere i canoni di locazione andassero a loro non
tenendo conto dei giovani o degli anziani. Il reddito di
cittadinanza è solo un esempio di assistenzialismo che toglie
risorse, ad esempio, alla famiglia.
Carlo Monai (Citt) si è soffermato sulla rivendicazione del ruolo
di Regione speciale: aver ottenuto una maggiore autonomia
finanziaria è elemento valutato positivamente e in modo
trasversale. Sull'abbattimento del confine con la Slovenia, Monai
ha ricordato come tutto ciò non potrà che creare nuove
opportunità di sviluppo per il Friuli Venezia Giulia e lo stesso
farà l'Euroregione. Tutti tasselli che vanno a sistemarsi in un
mosaico di ritrovato posizionamento in ambito non più nazionale
ma internazionale: questo è l'elemento più caratterizzante dei
nostri anni di lavoro.
Per Daniele Galasso (FI) è una Finanziaria con tante buone
intenzioni ma dai risultati negativi. Il merito del trend
positivo in economia è dell'olio di gomito dei cittadini, non di
Intesa Democratica. E le poste puntuali continuano a esserci,
come i 43 milioni destinati alle Comunità montane per non meglio
definite opere pubbliche. Sulla sanità non c'è molta attenzione:
si promettono cose mirabolanti, eppure vengono stanziati 2
miliardi e 70 milioni di euro, pochi per quanto annunciato. Sul
fronte Autonomie locali si va verso il precipizio, si assegnano
sempre più risorse ai più forti e si distruggono i piccoli
Comuni.
Il modello politico di Intesa Democratica ha fatto crescere
questa regione e persino il ceto medio. Altro che utopie, è stata
la risposta di Giancarlo Tonutti (Margh-PD). Il livello della
qualità vita è aumentato puntando alla modernizzazione,
all'aggiornamento del modello di sviluppo, per aprire la regione
al mondo. Sui rapporti istituzionali, Tonutti ha detto che il
Consiglio deve riappropriarsi dei suoi compiti, su tutti quello
legislativo, e per questo vanno ripensati i ruoli degli organi
della Regione.
(segue)