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CR: Finanziaria, dibattito generale (13)

18.12.2007
17:57
(ACON) Trieste, 18 dic - RC - Per Annamaria Menosso (DS-PD), il binomio crescita economia/coesione sociale è vincente: più cresce l'economia e più sono le imposte pagate, più sono le imposte introitate e più sono le risorse disponibili. Ha quindi difeso la politica fiscale decisa quanto ad Irpef e Irap e ha ricordato la doppia "A" assegnata alla regione per l'affidabilità. Ha quindi citato l'indebitamento e la decisione di limitarlo, rispetto al 2007, del 50%; ha sostenuto che in passato si è parlato di federalismo senza fare nulla di concreto; che le liste d'attesa, in sanità, sono state ridotte specie per prestazioni di particolare criticità. La passata legislatura ha visto i consiglieri perdersi nella discussione su come definire la famiglia, invece questa maggioranza ha portato a compimento azioni concrete in tal senso.

Maurizio Salvador ha fatto presente il lavoro, inutile, dell'UDC per arrivare in Aula con l'accoglimento di alcune questioni sollevate dal suo gruppo. Ha quindi affermato che nessuno conosce lo stato delle strade passate dall'ANAS alla Regione, e invece di affidarle alle Province o a società già costituite si è deciso di creare una SpA ad hoc in barba alla Corte dei Conti. Le ritenute sulle pensioni fanno già parlare la maggioranza di 300 milioni di euro in più, ma l'unica cosa sicura che hanno portato è la dichiarazione del presidente Illy che se la Finanziaria nazionale non cambierà lui non si ricandiderà. Verso i Comuni si è applicata la regola di Robin Hood al contrario: togliere ai poveri per dare ai ricchi. Fallimentare la politica per la montagna. E invece di sostenere chi deve ancora indebitarsi con un mutuo, si dovrebbe aiutare chi indebitato lo è già.

Questa Finanziaria - così Maurizio Paselli (Citt) - dice dove la Regione vuole andare, quali gli obiettivi di crescita, quale la sua collocazione nell'Europa. E dimostra che è una Regione che cresce come imprese, servizi, promozione, professioni e lavoro. L'indebitamento è tagliato di 150 milioni di euro e non è mai accaduto alla vigilia di nuove elezioni regionali, quando la voglia di spendere per accontentare è forte. Ciò a fronte di investimenti incontestabili nella sostanza, come quelli per Università, ospedali, infrastrutture. I benefici non li vedremo subito, certo non a maggio/giugno 2008, ma nei prossimi 10 o anche 20 anni, li vedranno i giovani.

Tamara Blazina (DS-PD) si è detta d'accordo con gli interventi del relatore di maggioranza Petris e di altri suoi colleghi. Ha quindi sottolineato alcune leggi approvate in favore della collettività, dalla norma sul lavoro che ha già dato segnali positivi per le donne e i precari, a quella per i giovani con il Fondo per il forum dei giovani e i loro progetti, alla legge sul servizio civile che prevede la costituzione di un servizio civile regionale, ma anche il provvedimento per le biblioteche e quelli a favore delle lingue minoritarie.

Adriano Ritossa (AN) ritiene che per l'innovazione si sia pensato solo a un premio per allocchi, mentre per avere davvero innovazione e intelligenze sul territorio serve un sistema scolastico e di ricerca degno di tale nome. Gli industriali del nostro territorio spesso, per Ritossa, sono solo dei parassiti che attendono i contributi pubblici per restare sul mercato. A causa loro non si è creata l'interconnessione tra il mercato e la ricerca universitaria. Passando alla prevenzione, si deve far capire alle Aziende sanitarie che devono fare prevenzione, e che la 626 è una legge che deve essere applicata non solo all'esterno, ma anche per gli stessi dipendenti delle ASS.

(segue)