Taipana/Ponte Vittorio: Tesini ad apertura confine con Slovenia
(ACON) Taipana-Valico di Ponte Vittorio (Ud), 23 dic - MPB -
"Cari Italiani, cari Sloveni e soprattutto cari Europei,
l'impegno che oggi qui assumiamo non è solo quello di non
dimenticare le popolazioni di queste terre di confine, ma anche
quello di recuperare i ritardi dello sviluppo e di dare speranze
a chi verrà dopo di noi".
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, alla
cerimonia che si è svolta al valico di Ponte Vittorio, sul fiume
Natisone, in comune di Taipana per l'apertura dei confini con la
Slovenia entrata in area Schengen, ha così legato l'impegno per
il futuro alla gioia di questo momento tanto atteso e vissuto
lungo tutta la linea confinaria con grande commozione e
partecipazione.
Anche qui, come sugli altri valichi, per l'ultima volta è stata
alzata la sbarra alla presenza di autorità e di tanta gente delle
comunità della zona, insieme a cantare gli inni sloveno e
italiano e ad accompagnare con le mani l'esecuzione dell'inno
europeo mentre le autorità sul palco si sono strette la mano a
formare un'unica catena. Un segno di unità sottolineato anche con
la consegna di targhe ai rappresentanti di Italia e Slovenia,
simbolo di comuni confinanti che hanno saputo vivere in simbiosi.
Una simbiosi costruita anche nei momenti tragici come il
terremoto, è stato ricordato, che hanno dimostrato l'esistenza
fra le due popolazioni di vera amicizia.
La Regione, oltre che dal presidente del Consiglio Tesini, era
rappresentata dal vicepresidente Carlo Monai, dal consigliere
Paolo Ciani e dall'assessore alle relazioni internazionali Franco
Jacop; accanto ai sindaci dei comuni di Taipana e di Caporetto,
erano presenti i sindaci di altri comuni dell'area, il
viceprefetto di Tolmino, il console generale di Slovenia a
Trieste e un esponente del Parlamento sloveno, i comandanti delle
forze dell'ordine.
E i gesti simbolici e la commozione palpabile nei presenti si
sono tradotti anche nelle parole degli interventi.
"Si stanno realizzando i sogni dei nostri nonni e a dividerci non
saranno più una sbarra, la polizia e la guardia di finanza - ha
detto il sindaco di Caporetto - ma solo il fiume Natisone".
"Verranno presto meno - gli ha fatto eco il sindaco di Taipana -
le cause di tutte le nostre divergenze. Non ci sono più
alternative a una pacifica convivenza".
E mentre il prefetto di Tolmino ha ricordato quanti hanno sempre
collaborato nonostante il confine - un brutto confine, ha
sottolineato - sino al dissolvimento delle barriere quale
espressione della comprensione reciproca, il parlamentare sloveno
ha ricordato come i racconti dei nonni che parlavano di un tempo
in cui qui si viveva insieme ai giovani sembravano impossibili,
ma questo sogno ora è una realtà.
Per l'assessore Jacop "per queste terre che si riuniscono nuove
opportunità di sviluppo si prospettano, anche per zone rimaste ai
margini per tanto tempo: questa è la grande opportunità che ci
offre l'Europa".
Considerazioni condivise dal presidente del Consiglio Tesini che
concludendo gli interventi ha sottolineato: "Nel cantare l'inno
Fratelli d'Italia abbiamo pensato anche ai cari fratelli
sloveni". E ha proseguito: "Lungo tutto il confine, forte è
stata sempre la partecipazione della gente in questi giorni. Le
televisioni hanno trasmesso le immagini di queste cerimonie ed
abbiamo visto volti di persone anziane che con le lacrime agli
occhi alzavano le sbarre dei confini, mentre i volti dei giovani
mostravano sguardi aperti al futuro con speranza".
"C'è chi si è chiesto - ha detto ancora Tesini - il perché di
tanta commozione se la Slovenia è entrata nell'Ue già nel 2004,
ma questo sentimento espresso in modo così intenso, dopo tre
anni, sta a dire quanto abbiamo patito per questi confini, subiti
tanto dagli italiani quanto dagli sloveni. La gente, le
associazioni, il territorio - ha concluso il presidente - hanno
però lavorato assieme, anticipando il lavoro delle istituzioni e
della politica. Queste terre oggi vogliono il giusto sviluppo
dopo tanta emarginazione, e questo sarà il nostro impegno".
(immagini alle tv)