Tesini : lo Statuto, obiettivo del 2008 (2)
(ACON) Trieste, 27 dic - MPB - Nei prossimi mesi si vedrà anche
che fine farà la proposta di legge costituzionale per
l'adeguamento dello Statuto, messa a punto in un anno di lavoro
serrato. Il presidente Tesini ne ha parlato sottolineando la
ricorrenza dei 60 anni della promulgazione della Costituzione
repubblicana, che già conteneva in norma transitoria il
conferimento dello status di autonomia speciale al Friuli Venezia
Giulia poi concretizzatosi nel 1963.
"Non ci è mai sfuggito che la nostra autonomia speciale sia il
risultato di un generoso gesto della Repubblica - ha detto Tesini
commentando anche il nuovo sigillo della Regione recante due
immagini femminili (tratte dall'altare votivo per la vittoria
sull'imperatore Massimino il Trace ucciso dai suoi legionari in
Aquileia 238 d.C.) rappresentanti Roma assisa in trono che tende
la mano protettiva verso Aquileia - né ci siamo fatti prendere da
trame eversive quando, nel 2004, abbiamo inteso utilizzare la
facoltà dataci dal Parlamento nel 2001. Prima preoccupazione del
Consiglio regionale nel 2003 - ha ricordato Tesini - fu far sì
che la modifica della riforma costituzionale non andasse a
penalizzare le Regioni speciali, e con successo, con un'unica
norma, fu fatta approvare la previsione all'interno della
Costituzione del regime pattizio per la modifica degli Statuti di
autonomia speciale".
"Autonomia e specialità non erano a rischio prima di questa
iniziativa né lo sono dopo - ha affermato Tesini definendo
discutibile la tesi secondo la quale era meglio non svegliare il
cane che dorme. "Non dobbiamo vivere l'autonomia e la specialità
come un sotterfugio o in condizioni di prigionia; la dobbiamo
esercitare alla luce del sole, con capacità di proposta, di
relazione e assunzione di responsabilità, anche se si deve tener
conto del fatto che in Parlamento e nel Governo c'è una posizione
secondo la quale si debba pensare in futuro a regioni ordinarie
e ad autonomia differenziata. Una posizione di minorità. Noi
dobbiamo partire dal dato acquisto che l'autonomia speciale c'è e
resta, e vedere come si costestualizza a quel nuovo Titolo V
approvato dal Parlamento prevedendo che le Regioni speciali vi si
debbano adeguare. E solo fino a quell'adeguamento valgono le
condizioni di miglior favore".
Questo, per Tesini, è un argomento non per dilazionare i tempi
dell'adeguamento bensì per una accelerazione. E nelle prossime
settimane la discussione toccherà i veri nodi.
"Ci siamo attrezzati ulteriormente, inviando proprio in queste
ore al presidente della I Commissione della Camera Luciano
Violante e al Governo una ulteriore documentazione - ha detto il
presidente. Il Comitato giuridico è impegnato nelle valutazioni.
Su un punto consiglieri e parlamentari sono d'accordo: è fuori
discussione che la Regione mantiene le competenze che già ha, che
vengono estese e riconosciute quelle che ai sensi delle
condizioni di miglior favore le vanno attribuite e che oggi
ancora non ha e che, in un rapporto di vera e leale
collaborazione con il Parlamento e con il Governo, si ragioni
assieme su quali possano essere le maggiori responsabilità da
attribuirle, dalla politica estera minore ai rapporti
internazionali e con l'Ue.
Sono convinto - ha concluso Tesini - che ci siano le condizioni
per valorizzare lo strumento che ci ha consentito in 45 anni di
raggiungere i risultati ottenuti, ovvero lo strumento flessibile
delle norme di attuazione dello Statuto messo nelle mani del
lavoro istruttorio della Commissione paritetica. Se a gennaio le
condizioni degli equilibri parlamentari e della politica
nazionale saranno tali, faremo dei significativi passi avanti. In
caso contrario, con tanta serenità dovremo riconoscere che
abbiamo fatto la nostra parte e che questo è stato necessario ma
non sufficiente.
(segue)