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Tesini : lo Statuto, obiettivo del 2008 (2)

27.12.2007
15:48
(ACON) Trieste, 27 dic - MPB - Nei prossimi mesi si vedrà anche che fine farà la proposta di legge costituzionale per l'adeguamento dello Statuto, messa a punto in un anno di lavoro serrato. Il presidente Tesini ne ha parlato sottolineando la ricorrenza dei 60 anni della promulgazione della Costituzione repubblicana, che già conteneva in norma transitoria il conferimento dello status di autonomia speciale al Friuli Venezia Giulia poi concretizzatosi nel 1963.

"Non ci è mai sfuggito che la nostra autonomia speciale sia il risultato di un generoso gesto della Repubblica - ha detto Tesini commentando anche il nuovo sigillo della Regione recante due immagini femminili (tratte dall'altare votivo per la vittoria sull'imperatore Massimino il Trace ucciso dai suoi legionari in Aquileia 238 d.C.) rappresentanti Roma assisa in trono che tende la mano protettiva verso Aquileia - né ci siamo fatti prendere da trame eversive quando, nel 2004, abbiamo inteso utilizzare la facoltà dataci dal Parlamento nel 2001. Prima preoccupazione del Consiglio regionale nel 2003 - ha ricordato Tesini - fu far sì che la modifica della riforma costituzionale non andasse a penalizzare le Regioni speciali, e con successo, con un'unica norma, fu fatta approvare la previsione all'interno della Costituzione del regime pattizio per la modifica degli Statuti di autonomia speciale".

"Autonomia e specialità non erano a rischio prima di questa iniziativa né lo sono dopo - ha affermato Tesini definendo discutibile la tesi secondo la quale era meglio non svegliare il cane che dorme. "Non dobbiamo vivere l'autonomia e la specialità come un sotterfugio o in condizioni di prigionia; la dobbiamo esercitare alla luce del sole, con capacità di proposta, di relazione e assunzione di responsabilità, anche se si deve tener conto del fatto che in Parlamento e nel Governo c'è una posizione secondo la quale si debba pensare in futuro a regioni ordinarie e ad autonomia differenziata. Una posizione di minorità. Noi dobbiamo partire dal dato acquisto che l'autonomia speciale c'è e resta, e vedere come si costestualizza a quel nuovo Titolo V approvato dal Parlamento prevedendo che le Regioni speciali vi si debbano adeguare. E solo fino a quell'adeguamento valgono le condizioni di miglior favore".

Questo, per Tesini, è un argomento non per dilazionare i tempi dell'adeguamento bensì per una accelerazione. E nelle prossime settimane la discussione toccherà i veri nodi.

"Ci siamo attrezzati ulteriormente, inviando proprio in queste ore al presidente della I Commissione della Camera Luciano Violante e al Governo una ulteriore documentazione - ha detto il presidente. Il Comitato giuridico è impegnato nelle valutazioni. Su un punto consiglieri e parlamentari sono d'accordo: è fuori discussione che la Regione mantiene le competenze che già ha, che vengono estese e riconosciute quelle che ai sensi delle condizioni di miglior favore le vanno attribuite e che oggi ancora non ha e che, in un rapporto di vera e leale collaborazione con il Parlamento e con il Governo, si ragioni assieme su quali possano essere le maggiori responsabilità da attribuirle, dalla politica estera minore ai rapporti internazionali e con l'Ue.

Sono convinto - ha concluso Tesini - che ci siano le condizioni per valorizzare lo strumento che ci ha consentito in 45 anni di raggiungere i risultati ottenuti, ovvero lo strumento flessibile delle norme di attuazione dello Statuto messo nelle mani del lavoro istruttorio della Commissione paritetica. Se a gennaio le condizioni degli equilibri parlamentari e della politica nazionale saranno tali, faremo dei significativi passi avanti. In caso contrario, con tanta serenità dovremo riconoscere che abbiamo fatto la nostra parte e che questo è stato necessario ma non sufficiente.

(segue)