AN: Ciriani sull'inizio dei saldi in regione
(ACON) Trieste, 08 gen - COM/AB - "Ho l'impressione che sulla
data di inizio dei saldi la Giunta regionale e le associazioni di
categoria abbiano combinato un pasticcio, con l'unico risultato
di aumentare la confusione e di punire i commercianti,
soprattutto quelli (a Sacile e Pordenone per primi) esposti alla
concorrenza del vicino Veneto".
Lo afferma, in una nota, il capogruppo di AN in Consiglio
regionale Luca Ciriani che aggiunge:
"Si sapeva da tempo che praticamente in tutta Italia, Veneto
compreso, i saldi sarebbero iniziati il 5 gennaio, lo sapeva
anche il sottoscritto che aveva presentato un ordine del giorno
(bocciato con molta superficialità da una Giunta che sembrava
nemmeno conoscere il problema) proprio su questa questione a
dicembre, durante l'approvazione del bilancio regionale.
Davvero incomprensibile che non lo sapessero i vertici delle
associazioni di categoria, soprattutto in un momento di crisi
economica e quindi di bassi consumi.
Peraltro, dalla lettura dell'articolo 34 della legge 29\2005
(Disciplina delle vendite di fine stagione) non pare obbligatorio
che la Giunta regionale debba determinare una data di inizio
saldi uguale per tutta la Regione, motivo che secondo alcuni
sarebbe all'origine della decisione di posticipare l'inizio al 12
gennaio.
Piuttosto è da valutare con molta attenzione l'idea di superare
una volta per tutte questo strumento commerciale dei saldi che
appare inadeguato, contestato e facilmente aggirabile".
"La settimana prossima - conclude Ciriani - depositerò una
proposta di legge tesa a riformare e liberalizzare le vendite di
fine stagione anche allo scopo di evitare ai commercianti della
regione assurde penalizzazioni come quelle registrate
quest'anno".