News


III e IV Comm: audizione sui dati Conferenza amianto

09.01.2008
15:32
(ACON) Trieste, 09 gen - ET - L'inserimento della dicitura "esposto a amianto" nella tessera sanitaria regionale, una formazione specifica per il personale sanitario, l'informazione univoca della popolazione sui rischi amianto correlati, una migliore collaborazione con l'Agenzia Regionale Sanità e una regia comune tra tutti gli enti e organi coinvolti nel sistema di monitoraggio e gestione del problema amianto: queste le principali richieste avanzate dalla Commissione regionale amianto alla III e IV Commissione consiliare - presidenti Nevio Alzetta (PD-DS) e Uberto Fortuna Drossi (Citt) - durante la relazione sulla terza Conferenza regionale dedicata all'argomento.

Giunta al termine del suo mandato, la Commissione amianto ha sottolineato che il composito sistema regionale competente è attivo, ma necessita di un coordinamento comune e della presenza di tecnici ambientali in seno alla Commissione stessa.

Grazie anche all'esenzione dal ticket correlata con l'iscrizione, gli iscritti al registro esposti sono più di 6000 e verranno sottoposti a controlli mirati dall'ASS 1 di Trieste, come da protocollo di sorveglianza sanitaria predisposto insieme alle UOPSAL (Unità Operative di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro). Le lamentele della Commissione amianto hanno riguardato soprattutto l'impossibilità a segnalare sulla tessera sanitaria regionale l'esposizione all'amianto - un'utile indicazione per i medici curanti e presupposto per agevolazioni e esenzioni - e, inoltre, la mancata attivazione dell'Agenzia Regionale Sanità per garantire la formazione dei medici e l'informazione alla popolazione.

Giudicata invece positiva la gestione delle bonifiche e delle rimozioni. Tra il 1997 e il 2007 sono stati formati 1111 esperti e dal 1994 al 2006 autorizzati e controllati circa 15mila interventi, che hanno portato allo smaltimento di quasi 48mila tonnellate di residui di amianto. A tutt'oggi però, da un nuovo censimento risulta che tra 1000 aziende visitate, circa 100 hanno una massiccia presenza di amianto. Quasi 2milioni di metri quadri, invece, le coperture in questo materiale esistenti sul territorio regionale.

Buone notizie per i siti inquinati, in particolare per il torrente Cellina che dovrebbe essere bonificato entro l'anno, mentre la nuova discarica a Porcia sta per entrare in funzione. La Commissione ha chiesto che, per evitare abbandoni abusivi di amianto e individuare quelli esistenti, vengano sostenuti i privati che intendono smaltire correttamente e vengano incrociati i dati dei vari censimenti e delle rimozioni autorizzate.

Alle richieste, in particolar modo quelle riguardanti la salute, si sono affiancate anche l'ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) e l'Associazione Esposti all'Amianto di Trieste, evidenziando la necessità di una procedura univoca di refertazione e diagnosi e di sostenere la ricerca mirata alle malattie amianto correlate.

Molte le questioni poste dai consiglieri, specie su come includere nella tutela prevista per gli esposti anche quelle persone che hanno contratto malattie amianto correlate fuori dal posto di lavoro. In questo senso le domande di Bruna Zorzini (PDCI), Pio De Angelis (PRC-SE), Maria Cristina Carloni (DS-PD) e Adriano Ritossa (AN). Questi ha anche chiesto quanto è capiente la nuova discarica di Porcia e come migliorare il coordinamento tra UOPSAL e ARPA. Su come attuare il coordinamento tra tutti gli enti coinvolti e sulle modifiche da apportare alle legge regionale di competenza (LR 22), le domande poste da Sergio Lupieri (Margh-PD) e Nevio Alzetta (DS-PD).

(immagini alle tv)