III e IV Comm: audizione sui dati Conferenza amianto
(ACON) Trieste, 09 gen - ET - L'inserimento della dicitura
"esposto a amianto" nella tessera sanitaria regionale, una
formazione specifica per il personale sanitario, l'informazione
univoca della popolazione sui rischi amianto correlati, una
migliore collaborazione con l'Agenzia Regionale Sanità e una
regia comune tra tutti gli enti e organi coinvolti nel sistema di
monitoraggio e gestione del problema amianto: queste le
principali richieste avanzate dalla Commissione regionale amianto
alla III e IV Commissione consiliare - presidenti Nevio Alzetta
(PD-DS) e Uberto Fortuna Drossi (Citt) - durante la relazione
sulla terza Conferenza regionale dedicata all'argomento.
Giunta al termine del suo mandato, la Commissione amianto ha
sottolineato che il composito sistema regionale competente è
attivo, ma necessita di un coordinamento comune e della presenza
di tecnici ambientali in seno alla Commissione stessa.
Grazie anche all'esenzione dal ticket correlata con l'iscrizione,
gli iscritti al registro esposti sono più di 6000 e verranno
sottoposti a controlli mirati dall'ASS 1 di Trieste, come da
protocollo di sorveglianza sanitaria predisposto insieme alle
UOPSAL (Unità Operative di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti
di Lavoro). Le lamentele della Commissione amianto hanno
riguardato soprattutto l'impossibilità a segnalare sulla tessera
sanitaria regionale l'esposizione all'amianto - un'utile
indicazione per i medici curanti e presupposto per agevolazioni e
esenzioni - e, inoltre, la mancata attivazione dell'Agenzia
Regionale Sanità per garantire la formazione dei medici e
l'informazione alla popolazione.
Giudicata invece positiva la gestione delle bonifiche e delle
rimozioni. Tra il 1997 e il 2007 sono stati formati 1111 esperti
e dal 1994 al 2006 autorizzati e controllati circa 15mila
interventi, che hanno portato allo smaltimento di quasi 48mila
tonnellate di residui di amianto. A tutt'oggi però, da un nuovo
censimento risulta che tra 1000 aziende visitate, circa 100 hanno
una massiccia presenza di amianto. Quasi 2milioni di metri
quadri, invece, le coperture in questo materiale esistenti sul
territorio regionale.
Buone notizie per i siti inquinati, in particolare per il
torrente Cellina che dovrebbe essere bonificato entro l'anno,
mentre la nuova discarica a Porcia sta per entrare in funzione.
La Commissione ha chiesto che, per evitare abbandoni abusivi di
amianto e individuare quelli esistenti, vengano sostenuti i
privati che intendono smaltire correttamente e vengano incrociati
i dati dei vari censimenti e delle rimozioni autorizzate.
Alle richieste, in particolar modo quelle riguardanti la salute,
si sono affiancate anche l'ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati
e Invalidi del Lavoro) e l'Associazione Esposti all'Amianto di
Trieste, evidenziando la necessità di una procedura univoca di
refertazione e diagnosi e di sostenere la ricerca mirata alle
malattie amianto correlate.
Molte le questioni poste dai consiglieri, specie su come
includere nella tutela prevista per gli esposti anche quelle
persone che hanno contratto malattie amianto correlate fuori dal
posto di lavoro. In questo senso le domande di Bruna Zorzini
(PDCI), Pio De Angelis (PRC-SE), Maria Cristina Carloni (DS-PD) e
Adriano Ritossa (AN). Questi ha anche chiesto quanto è capiente
la nuova discarica di Porcia e come migliorare il coordinamento
tra UOPSAL e ARPA. Su come attuare il coordinamento tra tutti gli
enti coinvolti e sulle modifiche da apportare alle legge
regionale di competenza (LR 22), le domande poste da Sergio
Lupieri (Margh-PD) e Nevio Alzetta (DS-PD).
(immagini alle tv)