UDC: Molinaro, perplessità Governo su insegnamento friulano
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/AB - "Le perplessità che il
ministero della Pubblica istruzione e quello delle Regioni stanno
sollevando nei confronti dell'insegnamento del friulano a scuola
sono le stesse che l'UDC ha sollevato in Aula durante la
discussione del provvedimento regionale e sono di legittimità
costituzionale, oltre che di buon senso. Il presidente Illy e la
sua maggioranza allora hanno voluto forzare la situazione, anche
in presenza di un parere negativo dell'ufficio legislativo del
Consiglio regionale, solo per scopi elettoralistici. Ora ci si
rende conto di aver sbagliato e per discolparsi vorrebbe
trascinare in inganno i presidi scolastici chiedendo loro
un'opzione illegittima per ottenere un consenso all'insegnamento
del friulano, che dovrebbe essere invece frutto di una
convinzione partecipata derivante dall'attaccamento alla lingua e
alla cultura friulana e non l'accettazione passiva di una
procedura modulistica".
Ad affermarlo, in una nota, è il capogruppo UDC in Consiglio
regionale Roberto Molinaro a seguito della richiesta che
l'assessore alla Cultura Roberto Antonaz ha rivolto ai presidi
degli istituti scolastici regionali, proprio nel momento in cui
da Roma il governo nazionale, anch'esso di centro sinistra, si
oppone al pasticcio del silenzio assenso.
"Innanzitutto gli amministratori pubblici devono promuovere la
cultura della legalità - continua Molinaro - il che significa
avere rispetto delle altrui competenze e dei limiti di quelle
proprie, soprattutto quando a stabilirle sono la Costituzione e
le leggi dello Stato".
"La normativa statale, infatti, parla di insegnamento del
friulano a quanti intendono avvalersene. Questo principio è molto
chiaro e ciò è definito sin dal 1989 e dalla legge 482 - prosegue
l'esponente centrista - e non è raggirabile con formulazioni
contorte secondo le quali chi tace acconsente".
"La verità - conclude Molinaro - è che Rifondazione Comunista ha
nel suo DNA la disobbedienza e tale abitudine la conserva anche
ora che si trova al governo regionale e in quello nazionale. Il
centro sinistra regionale, anche in occasione della legge sul
friulano, ha praticato la tecnica dello spot a effetto per
finalità elettorali, dimenticando che per le questioni complesse
occorrono le necessarie concertazioni e il rispetto di leggi e
competenze. Per questo motivo i presidi devono fare il loro
mestiere, come previsto dai propri ordinamenti peraltro ricordati
autorevolmente in questi giorni dagli organi governativi, e non
certamente ubbidire ad Antonaz, che non ha titolo a impartire
disposizioni in merito".