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Consegnata a Tesini petizione contro legge caccia

14.01.2008
15:51
(ACON) Udine, 14 gen - MPB - Una folta delegazione di rappresentanti del mondo venatorio e ambientalista ha consegnato nella sede della Regione a Udine, al presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, presente il consigliere della Lega Nord Claudio Violino, una petizione popolare, sostenuta da 6551 firme, per chiedere che si abbandoni il disegno di legge sulla caccia attualmente in discussione e che domani, martedì 15 gennaio, inizia il suo iter in Aula.

Facevano parte della delegazione Giovanni Cipriani (Italcaccia UD-FVG), Valerio Pituelli (Arcicaccia FVG), Mario De Anna (Enalcaccia PN), Marco Buzziolo (Circolo Friulano Cacciatori), Renzo Ambrosi (presidente Distretto 13-Carso), Enore Picco per Federcaccia assieme con il presidente onorario del sodalizio a Trieste, Pietro Petruzzi, Amedeo Segat (rappresentante legale Azienda agrituristica-venatoria Paradiso), Gemma Floram (Riserva di Pulfero), Mario Ordiner (Riserva di Rigolato), Pietro Luigi Bortoli, primo firmatario e coordinatore del gruppo promotore dell'iniziativa. Il mondo ambientalista era rappresentato da Marino Visentini di Legambiente, delegato anche da Lipu e WWF.

Bortoli ha ricordato la contrarietà degli Enti locali, del mondo venatorio, delle associazioni agricole e ambientaliste a una legge che nella petizione viene definita confusa, costosa per i cittadini, anche non cacciatori, fonte di contrasti e priva di utilità per la salvaguardia della fauna selvatica, patrimonio di tutti.

Con la petizione si chiede l'abbandono del disegno di legge in discussione e l'istituzione di un tavolo di concertazione con cacciatori, sindacati agricoli e organizzazioni ambientaliste per redigere una legge sulla caccia che innanzitutto rinunci a istituire per obbligo di legge un'associazione privata di cacciatori con funzioni pubblicistiche. Inoltre, che realizzi una reale autogestione rafforzando il sistema fondato sulle Riserve di caccia e trasformando i Distretti venatori negli Ambiti Territoriali di Caccia previsti dalle legge 157 del 1992, organismi con funzioni pubbliche formati da cacciatori, agricoltori, ambientalisti ed enti locali, con scopi di programmazione venatoria e gestione della fauna.

Il testo della legge, inoltre, dovrebbe semplificare le formalità burocratiche evitando conflitti di interesse e riducendo le conflittualità; attribuire alla Regione le sole attività legislativa e di pianificazione generale affidando alle Province la pianificazione intermedia di gestione della fauna e dell'attività venatoria; organizzare un'efficiente vigilanza anche attraverso la costituzione di un Corpo unico; mettere ordine nel sistema normativo, gravato da oltre 10 leggi, con un testo unico sulla caccia.

I promotori si sono dichiarati determinati a osteggiare fino in fondo il testo che l'Aula inizierà a esaminare domani, fino a ricorrere in Cassazione dovesse essere necessario.

La documentazione sarà trasmessa alla competente Commissione consiliare affinché segua il suo iter - ha affermato in conclusione il presidente Tesini, assicurando il proprio impegno perché esso sia il più celere possibile e ricordando che fra le proprie competenze c'è quella relativa al profilo di costituzionalità delle norme.

(foto in e-mail)