Consegnata a Tesini petizione contro legge caccia
(ACON) Udine, 14 gen - MPB - Una folta delegazione di
rappresentanti del mondo venatorio e ambientalista ha consegnato
nella sede della Regione a Udine, al presidente del Consiglio
regionale Alessandro Tesini, presente il consigliere della Lega
Nord Claudio Violino, una petizione popolare, sostenuta da 6551
firme, per chiedere che si abbandoni il disegno di legge sulla
caccia attualmente in discussione e che domani, martedì 15
gennaio, inizia il suo iter in Aula.
Facevano parte della delegazione Giovanni Cipriani (Italcaccia
UD-FVG), Valerio Pituelli (Arcicaccia FVG), Mario De Anna
(Enalcaccia PN), Marco Buzziolo (Circolo Friulano Cacciatori),
Renzo Ambrosi (presidente Distretto 13-Carso), Enore Picco per
Federcaccia assieme con il presidente onorario del sodalizio a
Trieste, Pietro Petruzzi, Amedeo Segat (rappresentante legale
Azienda agrituristica-venatoria Paradiso), Gemma Floram (Riserva
di Pulfero), Mario Ordiner (Riserva di Rigolato), Pietro Luigi
Bortoli, primo firmatario e coordinatore del gruppo promotore
dell'iniziativa.
Il mondo ambientalista era rappresentato da Marino Visentini di
Legambiente, delegato anche da Lipu e WWF.
Bortoli ha ricordato la contrarietà degli Enti locali, del mondo
venatorio, delle associazioni agricole e ambientaliste a una
legge che nella petizione viene definita confusa, costosa per i
cittadini, anche non cacciatori, fonte di contrasti e priva di
utilità per la salvaguardia della fauna selvatica, patrimonio di
tutti.
Con la petizione si chiede l'abbandono del disegno di legge in
discussione e l'istituzione di un tavolo di concertazione con
cacciatori, sindacati agricoli e organizzazioni ambientaliste per
redigere una legge sulla caccia che innanzitutto rinunci a
istituire per obbligo di legge un'associazione privata di
cacciatori con funzioni pubblicistiche. Inoltre, che realizzi una
reale autogestione rafforzando il sistema fondato sulle Riserve
di caccia e trasformando i Distretti venatori negli Ambiti
Territoriali di Caccia previsti dalle legge 157 del 1992,
organismi con funzioni pubbliche formati da cacciatori,
agricoltori, ambientalisti ed enti locali, con scopi di
programmazione venatoria e gestione della fauna.
Il testo della legge, inoltre, dovrebbe semplificare le formalità
burocratiche evitando conflitti di interesse e riducendo le
conflittualità; attribuire alla Regione le sole attività
legislativa e di pianificazione generale affidando alle Province
la pianificazione intermedia di gestione della fauna e
dell'attività venatoria; organizzare un'efficiente vigilanza
anche attraverso la costituzione di un Corpo unico; mettere
ordine nel sistema normativo, gravato da oltre 10 leggi, con un
testo unico sulla caccia.
I promotori si sono dichiarati determinati a osteggiare fino in
fondo il testo che l'Aula inizierà a esaminare domani, fino a
ricorrere in Cassazione dovesse essere necessario.
La documentazione sarà trasmessa alla competente Commissione
consiliare affinché segua il suo iter - ha affermato in
conclusione il presidente Tesini, assicurando il proprio impegno
perché esso sia il più celere possibile e ricordando che fra le
proprie competenze c'è quella relativa al profilo di
costituzionalità delle norme.
(foto in e-mail)