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Citt: Paselli, non chiude residenza psichiatrica di Cormons

15.01.2008
12:16
(ACON) Trieste, 15 gen - COM/DT - E' stata discussa in Consiglio regionale l'interrogazione presentata da Maurizio Paselli (Citt.) assieme ad Adriano Ritossa (AN) all'assessore alla Salute Ezio Beltrame sulla sorte della residenza sanitaria protetta psichiatrica di Cormòns.

L'interrogazione nasceva dal silenzio da parte dell'Azienda sanitaria isontina sul futuro della residenza che ospita 19 utenti anziani. I due consiglieri, preso atto che il finanziamento regionale per tale servizio doveva cessare dallo scorso 31 dicembre, ritengono che "l'ipotesi di assegnare eventualmente un numero di utenti alle strutture per anziani esistenti nel territorio non può essere perseguita perché si incrinerebbe il rapporto interpersonale e familiare che si è creato in questi anni, andando a generare ulteriori problemi psicofisici. Inoltre - hanno sottolineato Paselli e Ritossa - questa decisione porterebbe a degli adempimenti sanitari suppletivi nelle strutture per anziani, nonché problemi di sorveglianza in strutture non in grado di supportare ulteriori incarichi".

Paselli e Ritossa hanno quindi interrogato l'assessore chiedendo che la struttura possa continuare a operare garantendo l'assistenza necessaria alle persone affette da patologie psichiatriche che vengono a perdere i loro supporti parentali e familiari. Beltrame da parte sua ha garantito che "non mancherà il sostegno regionale alla gestione della struttura fino a quando essa sarà in funzione e non sarà trovata una sistemazione più adeguata per gli ospiti". L'assessore ha anche dichiarato che vi è l'impegno della Direzione centrale salute e protezione sociale a collaborare con l'Ass Isontina nella ricerca di una soluzione definitiva e condivisa. "A tal proposito - ha aggiunto Beltrame - le soluzioni non mancano e tra le ipotesi vi è indubbiamente la realizzazione di una comunità alloggio".

"In generale - ha concluso Paselli - tutte le strutture del servizio sanitario del Distretto Alto-Isontino devono trovare la giusta valorizzazione in vista del prossimo avvio della fase di sperimentazione dell'Azienda sanitaria territoriale unica".