CR: mozione redditi da pensione, iniziato il dibattito (3)
(ACON) Trieste, 16 gen - DT - E' stato Roberto Molinaro (UDC)
ad aprire il dibattito sulla mozione sui redditi da pensione
presentata dall'opposizione. Vogliamo chiarezza in quest'Aula, ha
dichiarato. Vogliamo sapere perché il Governo regionale abbia
presentato un ricorso dinanzi alla Corte costituzionale. E
nemmeno ci è chiaro perché il 21 dicembre, quando veniva
approvata la Finanziaria regionale, sia stato sottoscritto da
Illy e da Prodi un atto aggiuntivo al protocollo d'intesa
dell'ottobre 2006, atto che nulla dice però sulla questione in
oggetto. Ribadiamo la nostra contrarietà sia all'entità stabilità
dal Governo centrale (poco più di un decimo rispetto a quanto
atteso dalla Regione), sia alle nuove condizioni introdotte
(maggiori introiti riconosciuti solo con nuove attribuzioni dallo
Stato alla Regione).
Bruno Zvech (DS-PD) ha ricordato come prima del protocollo
firmato da Regione e Governo nessun dibattito su tali temi fosse
mai stato avviato. E' stato stabilito un principio e nessun
contenzioso si è sviluppato sul quantum. Pur rivendicando il
rispetto degli accordi presi attraverso il protocollo, ha
affermato, certamente non siamo avulsi dalla realtà nazionale che
vede il Governo impegnato in un'opera non semplice di risanamento
dei conti pubblici e di ridistribuzione solidale della ricchezza
nel Paese. I 20 milioni di euro sono un qualcosa in più che
arriva. Abbiamo anche attivato un percorso con il Governo su cui
siamo moderatamente ottimisti. Il ricorso alla Corte
costituzionale era un atto dovuto, mentre per quanto riguarda
l'ipotesi del centrodestra di trattenere qui parte delle somme
che spettano allo Stato è irricevibile da un punto di vista
tecnico oltre che politico.
Di metodo, quello del protocollo Illy-Prodi, che porta a pochi
risultati ha parlato Roberto Asquini, FI. Si parla di venti
milioni di euro, eppure ricordo che la trattativa sulla
rimodulazione della norma sulla benzina scontata ci ha fatto
perdere tra i 12 e 15 milioni di euro. E se adesso questi 12-15
milioni ce li riprendiamo con un assegno di 20 milioni sulle
pensioni, forse qualcosa avremo pure guadagnato, ma stiamo
parlando di briciole per la Regione. Questi sono i venti milioni
di euro che erano nostri con la vecchia norma sulla benzina
agevolata. Assistiamo a una presa in giro che rientra nella
strategia di immagine - ma non nella sostanza - di Illy.
Forse la Regione non ha un vero potere contrattuale, ecco perché
il protocollo è stato disatteso, ha spiegato Alessandra
Battellino, capogruppo di IpR. Bene però ha fatto Illy a chiedere
ulteriormente che il patto sottoscritto vada mantenuto. Se il
Governo poi non ha avuto la possibilità di rispettarlo,
attendiamo che il presidente ce lo dica. Ma l'aut-aut sulla sua
candidatura non è accettabile, anche se la questione riveste la
dignità politica dello stesso presidente. Vogliamo che la Giunta
spieghi come intende spendere questa somma che Roma ci stornerà.
Una sceneggiata che finirà a tarallucci e vino, è stato il
commento di Luca Ciriani (AN). Una farsa studiata a tavolino con
l'obiettivo non di garantire al Friuli Venezia Giulia 200 milioni
di euro, ma di segnare il distacco politico profondo di Illy da
Prodi. La promessa strappata da Illy a Prodi di ottenere nel 2011
200 milioni di euro? E' scritta davvero sul ghiaccio. Questa è
pura elemosina a favore della Regione. Infine, ha concluso
Ciriani, se ci si impegna a non ricandidarsi, come ha fatto Illy
per il mancato rispetto del protocollo, poi bisogna mantenere la
parola.
(segue)