CR: mozione consulenze, dibattito generale (3)
(ACON) Trieste, 17 gen - ET - Roberto Asquini (FI) ha definito
una gravissima mancanza l'assenza del direttore generale Viero
all'audizione davanti al Comitato di controllo, ma ha
stigmatizzato ancora di più il fatto che la Giunta non sia
intervenuta. Secondo l'esponente azzurro, il vero nocciolo della
questione è la trasparenza, il fatto che il Consiglio di fatto
non conosca lo stato dell'arte delle consulenze conferite a
livello regionale, anche dalle aziende controllate, e che un
dirigente abbia potuto evitare il confronto con il corpo politico
senza subirne conseguenze. Asquini ha poi riassunto i tre
obiettivi della mozione - conoscere i percettori delle
consulenze, la destinazione e l'utilizzo di queste - sostenendo
che è sempre più difficile garantire la trasparenza dell'operato
pubblico, fatto insostenibile per ogni politico onesto.
Proposta molto concreta da parte del capogruppo dei DS-PD, Mauro
Travanut. L'esponente della maggioranza ha ripercorso la vicenda,
segnalando che la mozione, pur essendo nata in seno e nel segno
dell'opposizione, ha dei tratti positivi. Per questo motivo
Travanut ha proposto di depennare i primi tre punti della
richiesta - la costituzione di un albo degli incarichi conferiti
durante questa legislatura, informare mensilmente il Consiglio
sugli aggiornamenti dello stesso e inserirvi anche le consulenze
attribuite da società e enti regionali - e di mantenere il quarto
punto, ampliandolo nel senso di una maggiore trasparenza e cioè
pubblicando annualmente sul BUR tutti gli atti di conferimento di
consulenze.
La trasparenza è un valore trasversale per Alessandra Battellino
(IdV-SD). La consigliera ha sì censurato l'assenza del direttore
generale della Regione all'audizione, ma ha soprattutto puntato
il dito contro le carenze del regolamento che hanno consentito a
Viero di non presentarsi, auspicandone una modifica per non
incorrere più in simili situazioni. "Non facciamo sconti sulla
trasparenza, colleghi." è stato l'appello della Battellino, che
ha poi chiesto che l'elenco venisse pubblicato non solo sul BUR,
ma anche inserito in rete.
Noi vogliamo solo conoscere dei dati che devono essere
accessibili e trasparenti. Così Piero Camber (FI). Non è
accettabile che il Comitato abbia fatto una richiesta conoscitiva
ben precisa e a questa sia seguito semplicemente un anno e mezzo
di silenzio. Che Viero si presenti o meno, non è così importante,
l'importante è che non abbiamo ottenuto la documentazione sulle
consulenze richiesta, ha detto l'azzurro. Camber si è poi chiesto
se dietro a questo silenzio non ci sia forse la volontà di
nascondere qualcosa e ha chiesto al presidente Tesini di
intervenire per salvaguardare le prerogative conoscitive del
Consiglio.
(segue)