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Pens: Ferone, sfruttamento acqua Vajont, la gente dice no

21.01.2008
15:35
(ACON) Trieste, 21 gen - COM/DT - Da tempo si prospetta un riutilizzo a scopi idroelettrici dell'acqua di sfogo del lago del Vajont, nel Comune di Erto e Casso (PN), tristemente famoso per aver originato l'omonimo disastro del 9 ottobre 1963. Ebbene, spetta alla Regione, annota il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone, rilasciare eventuali concessioni per l'utilizzo a fini energetici dell'acqua di risulta del bacino. Un primo progetto, proposto da una ditta privata nel 2001 - rileva Ferone - venne bloccato per le accese proteste dei Comuni interessati. Ma nelle ultime ore si è tornato a parlare dell'ipotesi di uno sfruttamento della massa d'acqua costantemente in uscita dal lago di Erto e Casso e sversata nel Piave, in direzione di Longarone.

L'esponente del Partito Pensionati proprio per porre in evidenza l'estrema delicatezza dell'intervento ha presentato un'interrogazione alla Giunta per sapere se risultino depositate agli uffici regionali competenti istanze di concessione per lo sfruttamento dell'acqua di sfogo del lago di Erto e Casso e, in caso positivo, quante e a nome di quali realtà pubbliche o private. Ferone chiede inoltre quale sia la posizione dell'Esecutivo circa la possibilità di impiegare a scopi di lucro tale acqua vista la manifesta opposizione della popolazione del Vajont.