Pens: Ferone, sfruttamento acqua Vajont, la gente dice no
(ACON) Trieste, 21 gen - COM/DT - Da tempo si prospetta un
riutilizzo a scopi idroelettrici dell'acqua di sfogo del lago del
Vajont, nel Comune di Erto e Casso (PN), tristemente famoso per
aver originato l'omonimo disastro del 9 ottobre 1963. Ebbene,
spetta alla Regione, annota il consigliere regionale del Partito
Pensionati Luigi Ferone, rilasciare eventuali concessioni per
l'utilizzo a fini energetici dell'acqua di risulta del bacino.
Un primo progetto, proposto da una ditta privata nel 2001 -
rileva Ferone - venne bloccato per le accese proteste dei Comuni
interessati. Ma nelle ultime ore si è tornato a parlare
dell'ipotesi di uno sfruttamento della massa d'acqua
costantemente in uscita dal lago di Erto e Casso e sversata nel
Piave, in direzione di Longarone.
L'esponente del Partito Pensionati proprio per porre in evidenza
l'estrema delicatezza dell'intervento ha presentato
un'interrogazione alla Giunta per sapere se risultino depositate
agli uffici regionali competenti istanze di concessione per lo
sfruttamento dell'acqua di sfogo del lago di Erto e Casso e, in
caso positivo, quante e a nome di quali realtà pubbliche o
private. Ferone chiede inoltre quale sia la posizione
dell'Esecutivo circa la possibilità di impiegare a scopi di lucro
tale acqua vista la manifesta opposizione della popolazione del
Vajont.