Citt: Monai, proposte per audizioni dirigenti regionali
(ACON) Trieste, 22 gen - COM/AB - Nel corso della seduta della
Giunta del regolamento, chiamata a pronunciarsi sui problemi
applicativi insorti a seguito del rifiuto opposto alla richiesta
audizione da parte del direttore generale Andrea Viero, il
gruppo consiliare dei Cittadini per il Presidente, attraverso il
vicepresidente del Consiglio Carlo Monai, ha formulato la
proposta di integrare il Regolamento interno colmando
un'effettiva lacuna normativa e proponendo così di stabilire
espressamente e chiaramente la facoltà delle Commissioni
consiliari di convocare in audizione i dirigenti regionali.
Monai ha anche suggerito ai colleghi due modifiche tese alla
introduzione del principio che "l'adeguata e obiettiva
informazione ai cittadini sull'attività del Consiglio e sulle
iniziative dei consiglieri" già prevista dall'art. 202 del
Regolamento interno, venga estesa "al trattamento economico dei
consiglieri regionali e alle loro presenze".
Inoltre, auspicando l'imminente approvazione della proposta di
legge sulla semplificazione normativa avanzata dai Cittadini, ha
suggerito alla Giunta del regolamento di introdurre una corsia
preferenziale per i disegni di legge o per i progetti di legge
che propongano l'adozione di testi unici o di codici per materia,
prevedendo la priorità dell'esame da parte delle competenti
Commissioni e la trasmissione all'Aula non oltre sessanta giorni
dalla loro assegnazione.
"Queste proposte hanno registrato un orientamento non ancora
favorevole da parte della Giunta: alcuni colleghi hanno
sottolineato il rischio di congestionare la programmazione dei
lavori d'Aula, altri hanno eccepito l'estraneità delle mie
proposte rispetto all'ordine del giorno della seduta. Non vi è
stata però - commenta Monai - nemmeno una formale bocciatura
degli emendamenti e la riunione è stata aggiornata al 30 gennaio
durante la pausa del già convocato Consiglio".
Il vicepresidente ha espresso "l'augurio che si possa, nei
prossimi giorni e in vista della prosecuzione della seduta,
trovare un'ampia convergenza con i colleghi della Giunta del
Regolamento, anche con quelli di opposizione. L'opinione pubblica
dimostra sui temi della trasparenza e della semplificazione una
spiccata sensibilità: se c'è la volontà politica i tre semplici
emendamenti, che potremo opportunamente rielaborare con il
concorso dei colleghi, potrebbero diventare una formale proposta
per l'Aula dell'intera Giunta del Regolamento: se così fosse,
verrebbero approvati in meno di dieci minuti dal Consiglio e
ritengo che sarebbe un segnale gradito da molti, che
avvicinerebbe l'Apparato alla Comunità".