III Comm: audizioni riordino Servizio sanitario (1)
(ACON) Trieste, 23 gen - ET - La III Commissione consiliare,
presieduta da Nevio Alzetta (DS-PD), ha continuato la serie di
audizioni sul disegno di legge di revisione dell'assetto
istituzionale ed organizzativo e del Servizio sanitario regionale
e altre norme in materia sanitaria (n. 283).
Sono stati sentiti per primi i quadri gestionali, amministrativi
e ospedalieri delle varie realtà sanitarie, le rappresentanze
degli ordini e delle professioni.
In un generale clima di accoglimento della proposta di
riorganizzazione, il primo a intervenire è stato Franco Zigrino,
direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria di
Trieste. La riforma è un'opportunità per rilanciare gli ospedali
isontini in sinergia con Trieste, suddividendone le specialità.
Andrebbe però meglio esplicitata la modalità di coordinamento tra
gli ospedali in rete.
Per Nicola Delli Quadri, direttore generale ASS n.6 "Friuli
Occidentale" - Pordenone, l'obiettivo di garantire omogeneità dei
livelli assistenziali è lodevole. Ha suggerito di rivedere
l'assetto del Collegio di direzione, previsto dalla norma,
ritenuto poco rappresentativo delle professioni sanitarie.
Garantire omogeneità del servizio è uno scopo che trova d'accordo
Piero Pullini, direttore generale ASS 3 Alto Friuli, che ha
chiesto maggiore attenzione nei confronti delle strutture
sanitarie della montagna.
Condivise le opinioni sul Collegio di direzione e sulla necessità
di definire meglio il coordinamento tra gli ospedali, da Paolo
Sartari, direttore generale dell'Azienda ospedaliera di
Pordenone, che ha sottolineato la necessità di una migliore
definizione della Camera di conciliazione.
Carlo Favaretti, direttore generale dell'Azienda ospedaliera
universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, ha chiesto
di individuare per le Aree vaste un ruolo nella gestione delle
reti assistenziali; Mauro Delendi, direttore generale dell' IRCCS
Burlo Garofolo di Trieste ha sottolineato il ruolo e il mandato
degli IRCCS e ha chiesto di stabilire in legge il principio di
valutazione e valorizzazione della professionalità. Per Giovanni
Del Ben, direttore generale dell'IRCCS Cro di Aviano, è
importante ampliare la previsione di responsabilità da trattare
all'interno della Camera di conciliazione a tutte le professioni
sanitarie.
È da prevedere una fase di preparazione al nuovo sistema prima
che questo venga introdotto dopo la sperimentazione, è quanto
asserito da Paolo Basaglia, direttore generale dell'ASS Medio
Friuli. Dopo l'intervento del direttore generale dell'ASS 2
Isontina, Manuela Baccarin, dove ha sottolineato che i dati
sull'occupazione e la degenza dell'ASS 2 Isontina sono in linea
che la media regionale, è stato il turno di Marco Terenzi,
direttore amministrativo dell'IRCCS E. Medea. Questi ha
apprezzato il ruolo dato nel disegno di legge alla ricerca e
formazione e ha chiesto che nelle previsioni su gli istituti di
ricovero e cura a carattere scientifico venga ricompresa anche
l'istituzione da lui rappresentata.
(immagini alle tv)
(segue)