UDC: Giornata dei musei, Antonaz esclude le opposizioni
(ACON) Trieste, 24 gen - COM/AB - "Che l'assessore regionale
Antonaz non fosse imparziale l'abbiamo sempre dubitato, ma ora
abbiamo una certezza in più".
Lo sostengono i consiglieri regionali dell'UDC Roberto Molinaro e
Maurizio Salvador, commentando il programma della Giornata
regionale dei Musei, che avrà luogo il 29 gennaio a Villa Manin
di Passariano.
"Alla tavola rotonda del pomeriggio, osservano i consiglieri
centristi, nel corso della quale si analizzeranno le proposte per
una nuova legislazione nel settore museale, parteciperanno sei
consiglieri regionali, tutti appartenenti alla maggioranza di
centro sinistra, mentre non è prevista la presenza di neppure un
consigliere del centro destra".
"Trattandosi di un convegno istituzionale, organizzato dalla
competente direzione regionale, aggiungono Molinaro e Salvador,
ci sembrava utile una pluralità di presenze, anche perché le
competenze specifiche in materia non sono prerogativa dei soli
consiglieri di centro sinistra invitati alla tavola rotonda. Più
di un collega del centro destra ha certamente la stessa
preparazione e la stessa conoscenza del settore culturale e
museale di quelli che parteciperanno al dibattito e non si
comprende quindi la loro esclusione".
"Siamo alle solite, precisano i due consiglieri di opposizione.
Nel suo agire, Antonaz non ha quasi mai presente la differenza
che passa tra i compiti politici e quelli istituzionali. Quando
si tratta di politica può fare quello che crede, quando impegna
la Regione deve però essere rispettoso di tutti, anche di quelli
che non la pensano come lui".
"Antonaz è ora più che mai in piena campagna elettorale,
concludono Molinaro e Salvador, e più che promuovere la cultura
si preoccupa di mandare avanti gli amici della sua cordata
politica. Ci sembra inoltre contraddittorio che il presidente
Illy da un lato voglia prendere le distanze dalla sinistra
estrema, arrivando al punto di pretendere la denuncia dei
metalmeccanici che hanno occupato la sede autostradale del
Lisert, mentre dall'altro abbia ceduto l'intero comparto
culturale alle sinistre, per lucrare dei loro voti, lasciando
così campo libero ad Antonaz per le sue scorribande politiche".