FI: Galasso, no a disegno di legge montagna
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/ET - Il consigliere regionale
Daniele Galasso, relatore di minoranza del disegno di legge per
lo sviluppo e la valorizzazione del territorio montano,
preannuncia convintamene il voto contrario in Aula da parte di
Forza Italia.
"Un disegno di legge - dichiara Galasso - nato male e proseguito
peggio. Già in Commissione la Giunta regionale si è mossa tra
incertezze e confusione, modificando il testo per quasi i due
terzi."
"Si tratta in realtà - spiega il consigliere forzista - di una
legge di promesse e di spesa, che fa presupporre una mossa
preelettorale".
"In realtà il disegno di legge poteva avere delle buone finalità
se si fosse puntato a un vero riordino della materia, prevedendo
una razionalizzazione delle risorse e una semplificazione
burocratica. Nella sostanza, questi obiettivi vengono disattesi.
Si aggiungono così soldi per un territorio che ha già beneficiato
in questi ultimi quattro anni di un finanziamento in conto
sviluppo e investimenti per circa 500 milioni di euro;
finanziamenti che a tutt'oggi non hanno dato i ritorni auspicati.
Interessante sarebbe investigare sul perché del fallimento".
"La Giunta - aggiunge Galasso - burocratizza il sistema
intralciando lo sviluppo: 7 articoli su 25 dedicati al PAL (Piano
di azione locale), che dovrebbe essere lo strumento di
programmazione per lo sviluppo della montagna; altri 5 articoli
per ricreare la Comunità montana del Carso. C'è inoltre una
previsione di soli otto Comuni necessari per costituire una nuova
Comunità montana - fatto che rischia di moltiplicare gli enti in
maniera assurda - e quattro per quella del Carso. Inoltre, con il
PAL si inventa un complicatissimo meccanismo di programmazione
tra Regione, Comunità montane, altri Enti locali, parti sociali e
improbabili cabine di regia."
"Con la nuova Comunità montana del Carso - entra nello specifico
il consigliere - si crea un nuovo, inaccettabile e inopportuno
costo istituzionale in più per la popolazione (presidente,
strutture, personale), che dissiperà per costi di funzionamento,
almeno il 50 per cento dei finanziamenti sottraendoli a progetti,
servizi e investimenti. Non contenta, la Giunta trascura
completamente Agemont e il comparto produttivo montano e non
risolve le sovrapposizioni tra istituzioni e interventi nel
comparto turistico (Turismo FVG, Promotur, Regione, Provincia e
Comunità montane)".
"Questa legge - conclude Galasso - non serve alla nostra
montagna, non sfrutta le opportunità per offrire nuovi servizi e
non rappresenta un volano per lo sviluppo".