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FI: Galasso, no a disegno di legge montagna

29.01.2008
12:52
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/ET - Il consigliere regionale Daniele Galasso, relatore di minoranza del disegno di legge per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio montano, preannuncia convintamene il voto contrario in Aula da parte di Forza Italia.

"Un disegno di legge - dichiara Galasso - nato male e proseguito peggio. Già in Commissione la Giunta regionale si è mossa tra incertezze e confusione, modificando il testo per quasi i due terzi."

"Si tratta in realtà - spiega il consigliere forzista - di una legge di promesse e di spesa, che fa presupporre una mossa preelettorale".

"In realtà il disegno di legge poteva avere delle buone finalità se si fosse puntato a un vero riordino della materia, prevedendo una razionalizzazione delle risorse e una semplificazione burocratica. Nella sostanza, questi obiettivi vengono disattesi. Si aggiungono così soldi per un territorio che ha già beneficiato in questi ultimi quattro anni di un finanziamento in conto sviluppo e investimenti per circa 500 milioni di euro; finanziamenti che a tutt'oggi non hanno dato i ritorni auspicati. Interessante sarebbe investigare sul perché del fallimento". "La Giunta - aggiunge Galasso - burocratizza il sistema intralciando lo sviluppo: 7 articoli su 25 dedicati al PAL (Piano di azione locale), che dovrebbe essere lo strumento di programmazione per lo sviluppo della montagna; altri 5 articoli per ricreare la Comunità montana del Carso. C'è inoltre una previsione di soli otto Comuni necessari per costituire una nuova Comunità montana - fatto che rischia di moltiplicare gli enti in maniera assurda - e quattro per quella del Carso. Inoltre, con il PAL si inventa un complicatissimo meccanismo di programmazione tra Regione, Comunità montane, altri Enti locali, parti sociali e improbabili cabine di regia."

"Con la nuova Comunità montana del Carso - entra nello specifico il consigliere - si crea un nuovo, inaccettabile e inopportuno costo istituzionale in più per la popolazione (presidente, strutture, personale), che dissiperà per costi di funzionamento, almeno il 50 per cento dei finanziamenti sottraendoli a progetti, servizi e investimenti. Non contenta, la Giunta trascura completamente Agemont e il comparto produttivo montano e non risolve le sovrapposizioni tra istituzioni e interventi nel comparto turistico (Turismo FVG, Promotur, Regione, Provincia e Comunità montane)".

"Questa legge - conclude Galasso - non serve alla nostra montagna, non sfrutta le opportunità per offrire nuovi servizi e non rappresenta un volano per lo sviluppo".