News


Citt: Malattia, Comunità montane da riformare

30.01.2008
15:58
(ACON) Trieste, 30 gen - COM/DT - I Cittadini per il Presidente ritengono indifferibile la riforma della governance e della mission delle Comunità montane. A dichiararlo è il consigliere regionale Bruno Malattia che ricorda come in tal senso siano stati depositati tre emendamenti al disegno di legge per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio montano.

Il provvedimento, aggiunge Malattia, pur prevedendo un'ampia riforma della disciplina degli interventi a favore della montagna, si colloca nel solco della continuità degli assetti istituzionali perché non modifica la composizione degli organi di governo delle Comunità e la disciplina dei rapporti tra Comunità e Comuni. Aspetti che, a giudizio dei Cittadini, non sono più rinviabili non essendo stati affrontati all'atto dell'approvazione della LR 1/2006, non essendo stati inseriti nel testo del disegno di legge sulla montagna, e non comparendo neppure nel testo del ddl in materia di ordinamento degli enti locali.

Non va persa quindi l'occasione per riformare, semplificare e razionalizzare il sistema di governo delle Comunità montane per recuperare efficacia ed efficienza e, in definitiva, migliorare i servizi al cittadino. Piuttosto che privilegiare la conservazione degli assetti istituzionali e degli equilibri tra i partiti (con l'ormai inaccettabile pratica consociativa e spartitoria dei posti nei consigli e nelle giunte) a discapito dell'efficienza e dell'efficacia della funzione di governo delle Comunità Montane, conclude Malattia, la formulazione del provvedimento dell'Esecutivo protrae una situazione per molti versi ibrida, per cui molto spesso i Comuni sembrano interpretare il ruolo della Comunità montana alla stregua di un'istituzione di redistribuzione di risorse, peraltro scarse, senza incalzarla ad assumere un ruolo attivo di indirizzo, coordinamento ed erogazione di servizi.

Per questo motivo i Cittadini chiedono che la legge venga emendata prevedendo che il consiglio e la giunta della Comunità siano composti dai sindaci che sono espressione diretta della varie comunità locali (evitando così anche i costi aggiuntivi di organismi pletorici, come le attuali giunte) e la delega obbligatoria da parte dei Comuni alle Comunità montane di funzioni, competenze e servizi da individuare in almeno quattro tra le seguenti: finanza e contabilità, tributi, commercio e attività produttive, urbanistica, servizi tecnici, gestione del personale.