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UDC: Salvador, legge montagna non risolve i gravi problemi

31.01.2008
17:09
(ACON) Trieste, 31 gen - COM/AB - "La legge per lo sviluppo e la valorizzazione della montagna non affronta il tema del rilancio di questo importante territorio. La maggioranza regionale ha partorito l'ennesimo topolino. Sono caduti nel vuoto anche i recenti appelli della Chiesa friulana per salvaguardare la montagna ed evitare un ulteriore spopolamento".

Lo afferma Maurizio Salvador, consigliere regionale dell'UDC, relatore di minoranza del provvedimento.

"Siamo di fronte - afferma - a un progetto che non affronta minimamente le vere questioni che devono essere risolte nei territorio montani. E' una legge neocentralistica e burocratica, che svilisce il ruolo delle Comunità montane e degli Enti locali, non si occupa del miglioramento della qualità della vita e dei servizi di chi vive in montagna e non affronta la sfida al cambiamento richiesta anche a questi territori. Siamo preoccupati perché il degrado continuerà con tutte le conseguenze negative per la popolazione, per le imprese e per il sistema montagna nel suo complesso. Serviva un provvedimento più attento alle esigenze della gente che non agli apparati della burocrazia".

Salvador evidenzia il giudizio fortemente negativo del gruppo consiliare dell'UDC sull'attuale operato delle Comunità montane. "Questo non giustifica peraltro - spiega - il maldestro tentativo sventato, portato avanti da una parte della maggioranza, di stravolgere organi e funzioni di questi enti senza il necessario coinvolgimento del Consiglio delle Autonomie locali. E' opportuno che questi temi, così come l'idea di ricostituire la Comunità del Carso, vengano approfonditi nella Commissione competente del Consiglio regionale".

"L'approvazione della legge allontana una soluzione positiva per il rilancio della montagna. Peraltro - conclude Maurizio Salvador - non ci si poteva aspettare di più dal presidente della Regione Illy, che della montagna si era già dimenticato in sede di elaborazione del programma elettorale nel 2003 e che, in questi anni, ha dimostrato di non tenere in considerazione questa grande questione irrisolta della nostra regione".