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FI: Gottardo, decreto Milleproroghe blocca l'edilizia

31.01.2008
17:34
(ACON) Trieste, 31 gen - COM/ET - "E' possibile che una norma sbagliata, contenuta nel decreto Milleproroghe, possa mettere in ginocchio l'intero comparto dell'edilizia?"

A chiederselo è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Isidoro Gottardo, che ha presentato un'interrogazione alla Giunta.

"Si sta infatti verificando una situazione incredibile - prosegue Gottardo. Fra le tante norme contenute nel decreto Milleproroghe, all'articolo 20 è stato previsto anche il regime transitorio relativo alle norme tecniche per le costruzioni, con particolare riferimento ai cementi armati. Per questi viene fissato il nuovo termine al 30 giugno 2009, collegandolo all'emanazione delle nuove norme tecniche, che però non sono state ancora pubblicate e pertanto non sono conosciute".

"La formulazione imprecisa della norma in decreto legge e la contemporanea mancanza delle nuove direttive tecniche sta provocando in tutta Italia, e in particolare in Friuli Venezia Giulia, danni incalcolabili - sostiene il capogruppo di Forza Italia. Ciò è dovuto al fatto che quasi tutti gli uffici regionali competenti respingano il deposito dei calcoli dei cementi armati se non sono già in linea con la nuova normativa in via di pubblicazione."

"È palese cosa questo voglia dire - continua Gottardo: il deposito di questi calcoli è, infatti, un adempimento indispensabile per l'esecuzione della quasi totalità dei lavori edilizi".

Nell'interrogazione, Gottardo chiede che la Regione intervenga quanto prima per porre rimedio a tale incredibile situazione, creatasi sì a livello nazionale, ma che ha anche pesanti ricadute sull'economia locale. A riprova di ciò, sono di oggi le notizie di ditte produttrici di calcestruzzo che si vedono costrette a porre in cassa integrazione il proprio personale. Da ultimo, il consigliere azzurro invita il presidente Illy a verificare se non esistano strade alternative al blocco della ricezione delle pratiche dei cementi armati, così come stanno facendo alcune altre Regioni.