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CR: mozione solidarietà al papa, dibattito generale (1)

01.02.2008
11:23
(ACON) Trieste, 01 feb - ET - Il Consiglio regionale ha ripreso i lavori con il dibattito generale sulla mozione, presentata dal gruppo consiliare dell'UDC, che tratta della mancata visita del Papa all'università romana La Sapienza e invitava il Santo Padre a intervenire presso l'università di Udine.

Il primo a intervenire è stato Uberto Fortuna Drossi (Citt), che si è detto favorevole alla visita del Santo Padre nella nostra regione, ma ha anche auspicato che questi si comporti più da Capo di Stato, evitando inasprimenti e disinnescando così le contrapposizioni.

La mozione ha finalità di carattere politico, è un'azione svolta a livello nazionale e ha come scopo mettere in difficoltà la maggioranza. Cristiano Degano (Margh-PD), ha voluto così chiedere all'Aula di non strumentalizzare la figura del Santo Padre e ha chiesto un largo appoggio per l'ordine del giorno presentato da lui e i capogruppo Travanut e Malattia.

Si è detto indignato dal comportamento dei professori e degli studenti della Sapienza e ha apprezzato l'invito esteso al Papa dal rettore di Udine. Così Luigi Ferone (Part.Pens). Stigmatizzato anche il comportamento per il governo nazionale, ritenuto poco rispettoso nei confronti del Papa e dei credenti italiani.

Alessandro Metz (Verdi) ha sottolineato la necessità di garantire la libertà di critica. La presa di posizione degli studenti e professori era la richiesta di poter discutere, al di fuori dei dogmi. Metz ha poi ribadito la propria contrarietà, sia alla mozione, che all'ordine del giorno presentato dai capigruppo della maggioranza. Il papa ha già sufficienti spazi mediatici per esprimersi.

L'ordine del giorno non è un forte atto politico, secondo Maurizio Salvador (UDC), bensì una semplice copia dell'invito esteso dal rettore Honsell. Non attiene ai valori fondanti del cattolicesimo e questo è un fatto che dovrebbe preoccupare i credenti italiani che dovrebbero chiedersi quanto il Partito Democratico voglia riconoscerli.

(segue)