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PDCI/PRC-SE/Verdi: audizioni Tav, Sonego altezzoso

01.02.2008
11:56
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/DT - I consiglieri regionali Bruna Zorzini (PDCI), Kristian Franzil (PRC-SE) e Alessandro Metz (Verdi) stigmatizzano l'atteggiamento dell'assessore alle Infrastrutture Lodovico Sonego sulla Tav. In particolare, il 18 gennaio scorso - ricordano - abbiamo chiesto, attraverso il presidente del Consiglio Alessandro Tesini, di indire quanto prima un'audizione in IV Commissione per poter sentire tutti i soggetti che subiranno gli effetti del Protocollo Comuni-Regione (che verrà presentato il 4 febbraio) in merito al passaggio della linea ad alta velocità/capacità attraverso la Bassa friulana.

A seguito di ciò abbiamo ricevuto una risposta del presidente della Commissione Uberto Drossi Fortuna che riferiva come l'assessore Sonego ritenesse che la Giunta - nell'ambito delle sue competenze - non fosse tenuta, al momento attuale, a riferire al Consiglio sul suo operato in merito alla questione e che sarebbe stato comunque disposto a indire le audizioni richieste solo a passaggi formali conclusi.

Il tono altezzoso della risposta, annotano Zorzini, Franzil e Metz, si commenta da sé. Vale la pena però sottolineare come la stessa sia poco rispettosa del ruolo del Consiglio regionale che fra i suoi compiti annovera anche quelli di indirizzo e di controllo. I consiglieri regionali, essendo poi diretta espressione dei territori, avrebbero il diritto, insieme alle popolazioni interessate, di essere aggiornati sulla evoluzione dei fatti.

Continuiamo a credere che la comunicazione, il confronto e la partecipazione alle scelte da parte dei soggetti portatori di interessi dovrebbero sempre essere d'obbligo, tanto più quando si tratta di progettare infrastrutture impattanti come queste. Fra l'altro, venendo presto a scadere il nostro mandato elettorale, toccherà anche all'assessore Sonego presentarsi davanti alla società regionale con il bilancio della sua attività, che non sappiamo quanto positivamente sarà giudicato alla luce dei suoi atteggiamenti decisionisti e poco inclini alla ricerca della coesione sociale.