UDC: disappunto per bocciatura mozione solidarietà al papa
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/AB - "L'UDC esprime disappunto per
la bocciatura, da parte del Consiglio regionale, della propria
mozione di solidarietà nei confronti di Benedetto XVI al quale a
Roma veniva, di fatto, impedito di tenere un discorso
all'Università della Sapienza".
"Avevamo presentato la mozione di condanna per l'accaduto e di
solidarietà al Sommo pontefice, sostengono i consiglieri
regionali centristi, per dare voce alla stragrande maggioranza
dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, indignata dalle prese di
posizione di alcuni professori e studenti universitari che hanno
creato le condizioni per impedire a Benedetto XVI, vescovo di
Roma, uomo di grande cultura e professore accademico emerito, di
prendere la parola nell'ateneo della Capitale".
"Nel contempo - ribadiscono Molinaro, Fasan, Salvador e Venier
Romano - volevamo impegnare la Regione a sostenere la proposta
dei vescovi delle diocesi della Regione e del rettore
dell'Università di Udine rivolta al papa affinché visiti il
Friuli Venezia Giulia e l'ateneo friulano, come segno di
considerazione verso questo pontefice, che parla instancabilmente
al mondo intero di pace e dei valori legati alla difesa della
dignità umana".
"Come al solito - continuano i consiglieri UDC - nello
schieramento di centro sinistra quando si parla di valori
cristiani emergono numerose contraddizioni, passando dagli
eccessi verbali della sinistra estrema, irriguardosa anche questa
volta nei confronti del papa, alla tiepidezza dei cattolici che
militano in quello schieramento che, per non scontrarsi con i
loro innaturali compagni di cordata, preferiscono dare a queste
discussioni un bassissimo profilo, di tipo meramente logistico,
slegato dal piano valoriale".
"Infatti - spiegano Molinaro, Fasan, Salvador e Venier Romano -
la maggioranza di centro sinistra ha trovato un compromesso al
proprio interno limitandosi a dare un generico sostegno alla
proposta del rettore dell'università di Udine per una visita di
Benedetto XVI, considerandolo un avvenimento importante per la
nostra Regione ma sfuggendo volutamente da ogni gesto di
solidarietà nei confronti del papa stesso per i fatti di Roma,
come se nulla fosse accaduto".
"Per la legge dei numeri - concludono i consiglieri dell'UDC - è
passato l'ordine del giorno presentato all'ultimo momento dalla
maggioranza e il Consiglio regionale ha perso un'occasione per
condannare il clima crescente di intemperanze e di intolleranza
in atto nel nostro Paese, che ha avuto il suo apice con la
contestazione nei confronti del papa, che andava in ogni caso
condannata da tutti i componenti dell'Assemblea regionale, così
come accaduto nelle principali istituzioni civili del nostro
Paese".