III Comm: approvata proposta di legge su cremazioni
(ACON) Trieste, 06 feb - DT - Unanimità sugli emendamenti,
unanimità sugli articoli. Così la III Commissione consiliare,
presieduta da Nevio Alzetta (DS-PD), ha approvato il testo
unificato presentato dal Comitato ristretto - di cui facevano
parte Paolo Ciani di AN, Paolo Panontin per i Cittadini, Maria
Cristina Carloni dei DS-PD e Sergio Lupieri, Margh-PD -
sull'affidamento e la dispersione delle ceneri da cremazione. A
votare a favore, dunque, DS-PD, Margh-PD, Cittadini, PRC-SE, AN e
UDC. Nessun astenuto.
I tredici articoli del provvedimento sono il frutto
dell'unificazione di due proposte di legge, la prima con primo
firmatario Ciani (oltre agli altri consiglieri di AN Ciriani, Di
Natale, Dressi e Ritossa), la seconda sottoscritta da Panontin e
dai leghisti Follegot, Franz, Guerra e Violino. Gli emendamenti
presentati dal Comitato ristretto, oltre ad aggiunte tecniche,
introducono anche qualche novità. Innanzitutto si specifica che
l'affidamento delle ceneri è autorizzato dal Comune. Chi opta per
questa scelta dovrà indicare chiaramente il luogo e la persona
che se ne incaricherà. In mancanza della segnalazione di un sito,
a scegliere sarà il coniuge o, dovesse mancare, il parente più
prossimo. In alternativa ancora, a decidere sarà la maggioranza
assoluta dei parenti. Se poi al Comune non dovesse pervenire
nessuna indicazione, decorsi i novanta giorni dalla cremazione,
le ceneri verranno disperse nel cinerario comune.
In caso di rinuncia all'affidamento delle ceneri, l'urna dovrà
essere consegnata al cimitero comunale o a quello scelto
dall'affidatario, che di conseguenza si assumerà gli eventuali
oneri. In caso di decesso di quest'ultimo, chiunque rinvenga
l'urna la consegnerà al cimitero comunale.
Per ridurre l'emissione di inquinanti e i tempi di combustione è
consentito l'uso di feretri ecologici, ma pure di altri
involucri. La targa commemorativa nel cimitero passa da
obbligatoria a facoltativa, mentre si chiarisce che le strutture
per il commiato possano essere realizzate anche da privati. E per
uniformare l'applicazione della legge su tutto il territorio,
spetterà alla Regione predisporre uno schema di regolamento che
poi i Comuni adotteranno. Definite inoltre le sanzioni: si passa
da un minimo di 1000 euro a un massimo di 3000.
Infine, non ci saranno relatori di minoranza in Aula bensì due di
maggioranza e saranno i primi firmatari delle proposte di legge
utilizzate come testo-base dal Comitato: Panontin e Ciani.