Pens: Ferone su deducibilità costo farmaci acquistati in Ue
(ACON) Trieste, 06 feb - COM/MPB - Il consigliere regionale del
Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato un'interrogazione
per sapere se la Giunta intenda adoperarsi affinché il codice
fiscale, anche nel caso si effettuino acquisti di medicinali nei
Paesi dell'Unione Europea, possa essere indicato a mano e sia
ritenuto valido ai fini fiscali, in modo da riconoscere il
diritto alla deduzione fiscale a chi ha speso soldi per
l'acquisto di medicinali indispensabili alla propria salute.
Molti cittadini, fra cui tantissimi pensionati - fa notare Ferone
- per risparmiare, acquistano farmaci nella vicina Slovenia o in
altri Paesi dell'Unione Europea, dove i costi dei prodotti sono
sensibilmente inferiori. Fino al 31 dicembre 2007 alla ricetta
prescritta dal medico curante in Italia si allegava lo scontrino
rilasciato dalla farmacia europea ed al momento della
Dichiarazione dei Redditi, l'importo si poteva portare a
deduzione. Dall'inizio del 2008, sottolinea il consigliere, le
farmacie italiane chiedono il tesserino sanitario magnetico,
perché sullo scontrino fiscale viene stampato, oltre all'importo,
anche il codice fiscale, altrimenti il costo non può essere
portato a deduzione sulla dichiarazione dei redditi.
L'esponente del Partito Pensionati conclude evidenziando che le
farmacie italiane si sono adeguate con appositi lettori, al
contrario di quelle estere, visto che le regole sono diverse, e
che quindi non è possibile ottenere all'estero uno scontrino
valido per le deduzioni fiscali, e rimarcando inoltre che il
tesserino sanitario è valido in tutti gli Stati membri
dell'Unione Europea, e che quindi anche al di fuori dei nostri
confini nazionali vi è copertura sanitaria.