AN: Dressi su dimissioni Illy
(ACON) Trieste, 08 feb - COM/ET - "Giungono inaspettate le
dimissioni di Riccardo Illy da presidente della Regione. Fino a
due giorni fa, sulla stampa e in televisione, ci spiegava come
fosse impossibile accorpare le elezioni politiche con quelle
regionali e amministrative, e non solo per motivi ostativi
statutari ma, soprattutto, perché l'accorpamento avrebbe creato
confusione nei cittadini dove si dovrà votare anche per il
rinnovo dei Consigli comunali e quello provinciale, in aggiunta
al rinnovo di Camera e Senato oltre che, naturalmente, della
Regione".
È quanto dichiara il consigliere regionale di AN Sergio Dressi in
una nota.
"D'intesa con Prodi, e adducendo una richiesta in tal senso
avanzata dall'opposizione (quando mai in cinque anni ha ascoltato
l'opposizione, ma anche il Consiglio, vedi la mancata esibizione
degli incarichi e delle consulenze richiesta da oltre un anno e
mezzo da un organo del Consiglio, il Comitato di controllo che
presiedo) cambia idea, e si dimette per permettere
l'effettuazione dell'election day".
"Il risparmio della spesa, con l'accorpamento delle elezioni,
appare insignificante a fronte degli sprechi fatti dalla
Amministrazione regionale da lui presieduta - così ancora Dressi
- e che saranno esibiti ai cittadini della regione con la
pubblicazione di un libro bianco sull'operato di Illy e della
sua Giunta a cura del gruppo regionale di Alleanza Nazionale".
"L'unica ragione per questa decisione - e abbia il coraggio di
ammetterlo - e che pensa di prendere in contropiede il
centrodestra, riducendo i tempi per un confronto elettorale e per
capitalizzare la sua personale propaganda che già da diversi mesi
sta portando avanti anche grazie ai fondi per la comunicazione -
5 milioni di euro solo nel 2007 - stanziati nei capitoli del
bilancio regionale. Soldi pubblici, di tutti, tanto per
intenderci".
"Illy non ha ancora deciso se ricandidarsi, aspetta il decreto
Milleproroghe, ma intanto si dimette e anticipa i tempi delle
elezioni, previsti per Statuto. Lo hanno ispirato ragioni di
convenienza e di opportunità? Certamente sì - conclude Sergio
Dressi - ma si tratta della sua personale convenienza, che mi
auguro i cittadini del Friuli Venezia Giulia sapranno punire".