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CR: pres. Tondo, dichiarazioni programmatiche (8)

15.05.2008
14:03
(ACON) Trieste, 15 mag - MPB - Il presidente Tondo ha quindi affrontato la riorganizzazione del sistema sanitario regionale ponendo l'accento sull'esistenza di criticità nella rappresentazione dei bisogni di salute e sul fatto che il moltiplicarsi di livelli istituzionali e di conseguenti programmi annuali e pluriennali non assicurano più una governance; ma nella semplificazione necessaria - ha affermato - i Comuni resteranno l'istituzione di riferimento. Il sistema delle decisioni deve partire dal basso (distretti sanitari), con un rafforzamento della autonomia e della responsabilità e con una ridefinizione delle relazioni tra i livelli stessi.

Il livello regionale di governo (Direzione centrale, Agenzia regionale della Sanità, Centro Servizi Condivisi) sarà interamente riorganizzato in termini unitari, distinguendo la programmazione regionale e la conduzione del sistema dalla verifica della qualità delle prestazioni e dei servizi per le aziende. Si snelliranno anche le procedure burocratiche sia all'interno delle aziende sia nei rapporti con i cittadini. Obiettivo è l'estensione del CUP a tutta la Regione e a tutti gli erogatori dei servizi sanitari.

Rilevante sarà l'attuazione degli investimenti nel settore sanitario con il completamento e l'ammodernamento di molte strutture sanitarie e delle relative dotazioni. Sarà predisposto il nuovo piano sanitario e socio-sanitario regionale 2009-2011 entro cui andrà collocata ogni ulteriore determinazione relativa al sistema d'offerta ospedaliero del Friuli Venezia Giulia.

A fronte del sovraffollamento di alcune strutture ospedaliere di riferimento, della necessità di connessione funzionale delle funzioni ospedaliere, delle esigenze della ricerca e della didattica, andranno ridefinite le funzioni di ciascun presidio in relazione agli effettivi bacini di utenza e con la salvaguardia della presenza delle funzioni negli ospedali di rete.

Priorità da affrontare, le liste d'attesa, definite una patologia insopportabile del Sistema sanitario.

E poi, le risorse umane, prima condizione - per Tondo - per raggiungere le finalità del Sistema sanitario regionale. Occorre quindi un maggiore coinvolgimento di professionisti e operatori nella gestione, ma anche adeguare gli organici, soprattutto sul versante infermieristico, perseguendo una piena valorizzazione delle professioni, con una distinzione tra le funzioni cliniche da quelle di assistenza.

Quanto alle modalità di finanziamento delle singole Aziende sanitarie, l'attuale sistema basato sulla spesa storica non è adeguato - ha affermato il presidente della Regione - mentre è necessario introdurre un sistema di finanziamento progressivamente più flessibile, correlato alle attività erogate e alla complessità delle prestazioni, per incentivare le aziende a valorizzare le potenzialità specifiche e a perseguire sempre maggiori economie di scala.

In altre parole, apriamo le finestre e facciamo entrare aria fresca in Regione - ha sintetizzato Tondo che poi ha affrontato anche il tema dell'integrazione sociosanitaria che - ha detto - risulta in buona parte ancora sulla carta. In merito, la governance territoriale dei servizi passa attraverso la riappropriazione del ruolo dei Comini e l'individuazione di forme gestionali unificate anche di diritto privato, utili per consolidare le reti territoriali dei servizi.

E se l'Istat evidenzia per il Friuli Venezia Giulia nel triennio 2004-2006 una crescita della percentuale delle famiglie in stato di povertà relativa quattro volte superiore (+2,9%) a quella delle altre Regioni del Nord Est, le due priorità riguardano da un lato le fragilità e l'esclusione sociale e dall'altro la non autosufficienza. Ma - ha detto Tondo - non è condivisibile il reddito base di cittadinanza, che sin dalla sua prima applicazione sta dimostrando dei limiti, mentre il sostegno sarà dato con misure diverse da quelle relative alla flessibilità del lavoro, mediante la costituzione di disponibilità finanziarie specifiche (stanziamenti monetari, prestiti d'onore) da erogare tramite i Comuni di residenza e con una responsabilizzazione degli stessi. Saranno considerati prioritariamente gli indigenti residenti. Un'azione specifica riguarderà il sostegno temporaneo alla disoccupazione intellettuale e al precariato occupazionale, mentre per favorire il mantenimento delle persone anziane nelle comunità locali, attraverso i Comuni saranno individuate forme di integrazione delle pensioni minime. Annunciati anche un mix di interventi aggiuntivi a quelli attualmente previsti per le persone anziane, più risorse, annualmente, al sostegno dell'assistenza familiare, un fondo di rotazione per la riqualificazione delle strutture residenziali per anziani, forme per la costituzione di soggetti pubblico-privati realizzatori degli interventi, implementazione delle possibilità di attuare progetti di vita indipendente per i disabili, continuità agli investimenti per la salute mentale, per la dipendenza e per i minori.

Per l'intero settore - ha concluso Tondo - sarà predisposto e approvato, sulla scorta delle indicazioni provenienti dalla prima fase di attuazione dei Piani di zona, il Piano regionale socio assistenziale 2009-2011.

(segue)