CR: programma Tondo, dibattito generale (4)
(ACON) Trieste, 21 mag - MPB - Roberto Antonaz (Sin. Arc.) ha
lamentando l'assenza di un assessore della provincia di Gorizia e
ha chiesto il perché di questa punizione. Valuta la proposta
programmatica priva di slancio, senza attenzione per la crisi
economica. La Giunta uscente - ha detto - vi lascia un'eredità
che vi dà la possibilità per un po' di vivere di rendita: il
comparto unico l'abbiamo pagato noi, non avrete la necessità di
inimicarvi quella parte di lavoratori che si sono sentiti
penalizzati. Ha espresso solidarietà ai lavoratori Insiel e ha
chiesto attenzione su punti importanti quali incidenti sul lavoro
e nuove povertà, immigrazione, pace. E un auspicio: che sia
realizzata la Fondazione Marzona di Verzegnis.
Per Maurizio Bucci (PdL) la relazione ha un fondamento politico
perchè frutto di un lavoro condiviso dalla sua maggioranza, che
contiene un segnale di cambiamento. L'elettorato ha premiato
Tondo per il suo modo di essere politico, imprenditore e persona,
per l'approccio con i cittadini. L'opposizione è importante per
dare suggerimenti, ma non può essere preconcetta - ha detto,
sottolineando d'aver colto in alcuni interventi apertura al
dialogo, di non aver capito nulla dell'intervento di Travanut e
di considerare critiche generiche e ingenerose quelle di
Moretton: il programma di Tondo è chiaro, con principi chiari e
una maggioranza coesa.
Auspichiamo che inizi una stagione di neoumanesimo - ha affermato
Stefano Alunni Barbarossa (IdV-Citt) - perché uno Stato non è
veramente democratico se non è a servizio dell'uomo. La politica
è l'arte del possibile - ha aggiunto - invitando il presidente
Tondo a conservare il buono che ha trovato. Sulla sanità, in
linea di principio mi ritrovo in accordo con il suo programma se
si aumenta la concertazione, si riducono le code, si fa di più
per le fasce deboli e a rischio, si realizza un patto per il
benessere delle situazioni fragili e per mantenere il più a lungo
possi' l'ora dei fatti e non
delle dispute ideologiche - ha concluso.
Ci aspetta un compito importante - ha esordito Paride Cargnelutti
(PdL) evidenziando come il programma denoti sostanza e approccio,
sia aperto ad arricchimenti e nel corso della legislatura potrà
essere aggiornato perchè quello che diciamo è in divenire. Il
successo elettorale ci legittima ad affrontare con coraggio le
sfide dei prossimi anni: attenzione alla famiglia e alla scuola
perché i principi non sono emendabili, e un nuovo patto con il
territorio, mancato negli anni scorsi. Sarà necessaria una
rivisitazione dell'ordinamento degli enti locali, e bisognerà
verificare se in materia di pianificazione territoriale e
infrastrutture quanto fatto corrisponde veramente alle
aspettative del territorio.
Federico Razzini (LN) ha lamentato l'assenza nell'Esecutivo di un
rappresentante della provincia di Gorizia, ha sottolineato che
alla componente di questo territorio si dovrà attenzione,
avvertendo che il Consiglio regionale dovrà avere un ruolo nella
definizione del bilancio. "Presidente Tondo, lei sarà per noi
l'assessore della provincia di Gorizia" - ha quindi dichiarato
apprezzando il fatto che non sarà dato corso alla chiusura
dell'Azienda sanitaria goriziana. Quanto allo sviluppo
sostenibile, ha avvertito che se la TAV dovrà attraversare la
provincia di Gorizia, non potrà passare attraverso il Carso,
ipotesi disastrosa dal punto di vista ambientale, più costosa e
più lunga.
(segue)