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CR: programma Tondo, dibattito generale (5)

21.05.2008
14:31
(ACON) Trieste, 21 mag - RC - Sergio Lupieri (PD) ha difeso il ruolo che il Consiglio ha avuto e ha elencato i punti da sostenere nei settori della salute e del sociale, spaziando dalle politiche per le patologie che incidono sullo stile di vita alle valutazioni di impatto ambientale, dalla sicurezza sul lavoro all'efficace utilizzo delle risorse umane quanto economiche e tecnologiche, dall'adeguamento dell'organico infermieristico alla trasformazione del distretto sanitario in punto di riferimento delle cure primarie, all'estensione dell'assistenza domiciliare integrata. Quanto alla famiglia, è stata difesa la genitorialità mentre oggi si rischia di creare bambini di serie A perché nati dentro al matrimonio e di serie B solo perché nati al di fuori di esso. Infine, Carta famiglia e Reddito di base sono fondamentali per contrastare le nuove povertà.

Piero Camber (PdL) ha fatto delle osservazioni sulla Ferriera di Servola, inaccettabile per gli abitanti della zona ma indispensabile per i suoi 500 operai. Ha poi menzionato il completamento della grande viabilità triestina, costruita in soli 5 anni, ma altri fondamentali collegamenti stradali languono, così come l'aeroporto di Ronchi è isolato e non può fungere da sostegno per il territorio. Camber ha chiesto a Tondo di verificare l'accordo Stato/Regione quanto ai carburanti perché non è accettabile che i residenti della prima fascia trovino più vantaggioso fare il pieno in Slovenia. I costi della politica sono stati dilatati dalla passata Giunta: si può cominciare a ridurli ridefinendo la Provincia di Trieste. Si devono pensare nuove azioni in favore degli anziani.

Per Stefano Pustetto (PRC), il problema della sicurezza è stato sottovalutato dalla sinistra, ma enfatizzato dalla destra. Spero che questa non tenga conto delle sue frange più xenofobe - si è augurato. Ha poi detto delle grandi opere (devono tener conto degli interessi generali, ma anche coinvolgere i cittadini direttamente interessati) e del sostegno alle scuole (la Costituzione lo prevede per quelle pubbliche). Positivi gli investimenti per la prevenzione sanitaria, mentre la criticità è nelle strutture ospedaliere. Una volta il personale medico andava in pensione raggiunti limiti di età, oggi appena la legge glielo consente, e su questo si deve riflettere. Quanto alle liste di attesa, nel pubblico ci sono le risorse per abbatterle, non serve far intervenire il privato perché toglie risorse al comparto pubblico.

Franco Brussa (PD) si è detto deluso dal programma perchè troppo generico e buono per tutte le stagioni (mancano le priorità per i residenti, quel concetto di famiglia non fa parte del nostro Paese, la sicurezza per i cittadini si rifà alle ronde padane). Esclusione della provincia di Gorizia dall'Esecutivo: è la seconda volta che Tondo fa questa scelta sbagliata. Accordarsi con il sindaco di Gorizia non basta, perché la provincia è più vasta e variegata della sola città. Brussa ha poi citato le infrastrutture che andrebbero potenziate, dalla Villesse-Gorizia all'aeroporto. Sul debito regionale si è dimostrato di non sapere come stanno i fatti, riportati nella relazione annuale della Corte dei Conti e nell'ultima Finanziaria dove si scrive dei 150 milioni di euro in meno di debito e dei 200 milioni recuperati dallo Stato. Confida nel ridare centralità al ruolo del Consiglio.

Discontinuità di programma tra centro-destra e centro-sinistra non nei contenuti, ma nelle modalità - per Alessandro Colautti (PdL). Ieri i partiti erano segregati al ruolo di portatori d'acqua e decideva un solo uomo, oggi c'è bisogno di rinnovare la fiducia nelle espressioni della politica. Non tutto della passata legislatura è sbagliato per principio, mentre va tutto verificato. Tre le politiche centrali: l'internazionalizzazione (pensare a come proporci a livello internazionale anche attraverso le piccole e medie imprese); la legge sull'innovazione (introdotta dalla passata Giunta Tondo, fu una grande intuizione riconosciuta anche da Illy; far sì che i distretti non prolifichino ma si utilizzino i fondi delle aree sottosviluppate); l'immigrazione (la legge attuale è necessaria ma è poco legata all'integrazione attraverso il lavoro).

(segue)