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CR: programma Tondo, fine dibattito generale (8)

21.05.2008
17:58
(ACON) Trieste, 21 mag - RC - Sicurezza e politiche per l'immigrazione, famiglia, sburocratizzazione, devoluzione verso le Province quale ottima realtà di collegamento tra Comuni e Regione, sono i punti salienti per il capogruppo della Lega Nord, Danilo Narduzzi, che sente molta responsabilità per Tondo e per il suo gruppo, il quale - promette - presenterà da subito numerose proposte di legge. Su immigrazione e criminalità non si ripeta quanto accaduto con il federalismo: tutti lo acclamano, ma in concreto non si è fatto nulla. Per i clandestini è ora di applicare la Bossi-Fini. Lo stato sociale non va sprecato con politiche assistenzialistiche verso gli immigrati, ma indirizzato ai nuovi poveri della regione.

Siamo figli di una sconfitta nazionale - ha detto Bruno Zvech (PD). Non c'è solo un cambio di governo, ma di punti di vista sull'idea di Regione. Non abbiamo né forza democratica né economica, ma oggi gli interessi del Paese coincidono con quelli del Friuli Venezia Giulia nell'accompagnare la comunità europea lungo l'asse Sud-orientale, cosa che ci garantirà sviluppo. Le infrastrutture devono far crescere il tessuto produttivo. Si deve insistere con Friulia Holding, che a nessuno conviene sciogliere. E non c'è sviluppo senza coesione sociale: il reddito di cittadinanza non è assistenzialismo, ma soldi per chi ha un'interruzione del reddito da lavoro per motivi non a lui imputabili, e per i pensionati poveri. I regolamenti sapevamo che andavano corretti - ha chiosato - ma la cosa era sperimentale per quello.

Daniele Galasso, capogruppo del PdL, trova coerenza tra il programma e la campagna elettorale di Tondo. La passata Giunta è stata fortunata quanto a entrate tributarie, ma in realtà ha solo ricorso meno al debito più che ridurlo veramente. Per la riduzione dei costi della politica, alcuni tagli ci sono già: gli assessori erano tutti esterni, oggi solo il 50%. Inoltre, si intende riduzione degli sperperi in senso lato. Per la riforma dell'urbanistica e creare un soggetto unico di area vasta responsabile della pianificazione, Galasso ha ricordato l'autonomia dei Comuni. Insiel era già stata privata per il 52%, perciò nessun dramma se viene di ri-privatizzata: il punto è non svenderla, semmai risanarla per attirare acquirenti forti, cosa che si può fare con una breve delega della Bersani. Per la caccia, pronti a migliorare la legge nei termini chiesti dal Governo, ma non si può rinunciare alla potestà primaria sulla materia.

(segue)