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CR: programma, replica Tondo e voto conclusivo (9)

21.05.2008
18:00
(ACON) Trieste, 21 mag - AB - A concludere la seduta la replica del presidente della Regione Renzo Tondo, che ha detto di aver apprezzato un dibattito articolato, dove condivisioni e critiche si sono alternati e ha sottolineato come queste ultime saranno debitamente valutate, nel quadro di una rinnovata centralità del Consiglio regionale.

Tondo ha confermato che il debito c'è, che le uscite sulla spesa corrente sono aumentate e la copertura del debito sarà proprio il primo impegno da affrontare, ma guardando avanti, alle cose da fare, a quanto i cittadini si aspettano dopo aver dato fiducia a questo presidente e a questa maggioranza.

Saremo coerenti con quanto abbiamo detto in campagna elettorale: monitoreremo le situazioni e ci sarà continuità sulle cose positive e discontinuità su quelle negative, perché la cultura del colpo di spugna non ci appartiene.

Dobbiamo ripartire dalla normalità della politica nelle relazioni, nel metodo, nel sistema che ha storicamente caratterizzato i rapporti tra il presidente della Giunta e il Consiglio, una politica che trova le sue radici nel respiro internazionale dell'esperienza di Alpe Adria, nella capacità legislativa e nella coesione che hanno consentito la ricostruzione, nella valorizzazione del territorio e dei sindaci che ne sono l'espressione. Commetteremo certamente degli errori, ma sarà sempre in buona fede e cercheremo comunque di porvi rimedio.

Il presidente ha bollato come riduttive le critiche su Gorizia e, rispetto alla specialità del Friuli Venezia Giulia, ha affermato che va rilanciata partendo dalla riscrittura dello Statuto, ma con la consapevolezza che essa è diversa da quella delle altre Regioni e Province Autonome e convincendo i nostri cittadini della bontà delle scelte che andremo ad adottare.

La sobrietà della politica è un tema centrale e riguarda l'intero sistema pubblico: affrontiamo la questione, ha detto Tondo, per recuperare quel distacco oggi molto forte che c'è con la gente.

Sulle partecipate ha chiesto se qualcuno crede davvero che siano positive quando portano utili facendo speculazioni finanziarie, o non lo siano piuttosto perdendo soldi per sostenere un'impresa in difficoltà.

Con Insiel la nuova Giunta ha dovuto affrontare tutta una serie di problemi che erano presenti e valutare tutte le variabili. Abbiamo chiesto una proroga - e confidiamo di ottenerla - perché con l'acqua alla gola non si agisce serenamente. Decideremo per il bene della società e dei dipendenti guardando a una privatizzazione parziale attraverso un partenariato istituzionale. La Ferriera di Servola non può rimanere in vita così com'è, è possibile un percorso che garantisca la sua chiusura salvaguardando i posti di lavoro. Sulle nuove povertà ha assicurato che verranno sicuramente date risposte ai cittadini emarginati e rispetto al governo del territorio si è detto convinto che le cose così non funzionano, così ci confronteremo in primis con le amministrazioni comunali.

Tondo ha concluso la replica dicendosi convinto che la strada da seguire sarà quella di una regione leggera, consapevole di dove vuole andare, che crea prospettive alle imprese e ai giovani, che ha la capacità di agire ma anche la consapevolezza di poter fallire e di saper rimediare. Il messaggio del film presentato l'altra sera sulla vita di Primo Carnera era proprio questo: nella vita si può anche finire al tappeto, ma bisogna avere sempre la forza di rialzarsi e ricominciare. Io sono ottimista e con questa squadra sono convinto di farcela.

Le dichiarazioni programmatiche sono state approvare con 34 sì, 23 no, nessun astenuto.

A favore si sono espressi PdL, LN, UDC e Gruppo Misto; contrari PD, Sin. Arc. e IdV-Citt.

(fine)