CR: programma, replica Tondo e voto conclusivo (9)
(ACON) Trieste, 21 mag - AB - A concludere la seduta la replica
del presidente della Regione Renzo Tondo, che ha detto di aver
apprezzato un dibattito articolato, dove condivisioni e critiche
si sono alternati e ha sottolineato come queste ultime saranno
debitamente valutate, nel quadro di una rinnovata centralità del
Consiglio regionale.
Tondo ha confermato che il debito c'è, che le uscite sulla spesa
corrente sono aumentate e la copertura del debito sarà proprio il
primo impegno da affrontare, ma guardando avanti, alle cose da
fare, a quanto i cittadini si aspettano dopo aver dato fiducia a
questo presidente e a questa maggioranza.
Saremo coerenti con quanto abbiamo detto in campagna elettorale:
monitoreremo le situazioni e ci sarà continuità sulle cose
positive e discontinuità su quelle negative, perché la cultura
del colpo di spugna non ci appartiene.
Dobbiamo ripartire dalla normalità della politica nelle
relazioni, nel metodo, nel sistema che ha storicamente
caratterizzato i rapporti tra il presidente della Giunta e il
Consiglio, una politica che trova le sue radici nel respiro
internazionale dell'esperienza di Alpe Adria, nella capacità
legislativa e nella coesione che hanno consentito la
ricostruzione, nella valorizzazione del territorio e dei sindaci
che ne sono l'espressione. Commetteremo certamente degli errori,
ma sarà sempre in buona fede e cercheremo comunque di porvi
rimedio.
Il presidente ha bollato come riduttive le critiche su Gorizia e,
rispetto alla specialità del Friuli Venezia Giulia, ha affermato
che va rilanciata partendo dalla riscrittura dello Statuto, ma
con la consapevolezza che essa è diversa da quella delle altre
Regioni e Province Autonome e convincendo i nostri cittadini
della bontà delle scelte che andremo ad adottare.
La sobrietà della politica è un tema centrale e riguarda l'intero
sistema pubblico: affrontiamo la questione, ha detto Tondo, per
recuperare quel distacco oggi molto forte che c'è con la gente.
Sulle partecipate ha chiesto se qualcuno crede davvero che siano
positive quando portano utili facendo speculazioni finanziarie, o
non lo siano piuttosto perdendo soldi per sostenere un'impresa in
difficoltà.
Con Insiel la nuova Giunta ha dovuto affrontare tutta una serie
di problemi che erano presenti e valutare tutte le variabili.
Abbiamo chiesto una proroga - e confidiamo di ottenerla - perché
con l'acqua alla gola non si agisce serenamente. Decideremo per
il bene della società e dei dipendenti guardando a una
privatizzazione parziale attraverso un partenariato
istituzionale. La Ferriera di Servola non può rimanere in vita
così com'è, è possibile un percorso che garantisca la sua
chiusura salvaguardando i posti di lavoro. Sulle nuove povertà ha
assicurato che verranno sicuramente date risposte ai cittadini
emarginati e rispetto al governo del territorio si è detto
convinto che le cose così non funzionano, così ci confronteremo
in primis con le amministrazioni comunali.
Tondo ha concluso la replica dicendosi convinto che la strada da
seguire sarà quella di una regione leggera, consapevole di dove
vuole andare, che crea prospettive alle imprese e ai giovani, che
ha la capacità di agire ma anche la consapevolezza di poter
fallire e di saper rimediare. Il messaggio del film presentato
l'altra sera sulla vita di Primo Carnera era proprio questo:
nella vita si può anche finire al tappeto, ma bisogna avere
sempre la forza di rialzarsi e ricominciare. Io sono ottimista e
con questa squadra sono convinto di farcela.
Le dichiarazioni programmatiche sono state approvare con 34 sì,
23 no, nessun astenuto.
A favore si sono espressi PdL, LN, UDC e Gruppo Misto; contrari
PD, Sin. Arc. e IdV-Citt.
(fine)