PdL: Tononi, no a logiche di campanile su problema casa
(ACON) Trieste, 27 mag - COM/AB - "Iniziare ad affrontare il
problema casa guardando al campanile - esordisce in una nota il
consigliere regionale del PdL Piero Tononi - è inaccettabile e,
invece, va subito individuato un modo di operare in maniera
comune per aggredire un vero e proprio dramma che colpisce
principalmente le nuove generazioni, che non riescono a mettere
su famiglia in quanto impossibilitati a trovare un tetto in tempi
e a costi ragionevoli".
"L'assessore Lenna non può pensare di decidere autonomamente,
senza coinvolgere né Giunta né Consiglio regionale nel modificare
la legge 24, approvata nel 1999 con una Giunta di centrodestra
(Roberto Antonione presidente, Maurizio Salvador assessore
all'edilizia e Renzo Tondo componente della Giunta) - continua il
vicepresidente provinciale di Alleanza Nazionale di Trieste che
negli ultimi due anni, come assessore comunale di Trieste al
patrimonio, ha seguito da vicino le problematiche riguardanti la
casa, spesso in stretto contatto con l'ATER - per arrivare a una
decisione simile bisogna prima convocare un tavolo e proprio il
presidente Tondo dovrà essere il garante che non vi saranno
logiche di bieco campanilismo nell'affrontare problematiche che
hanno il carattere dell'emergenza come quelle riguardanti la
casa".
"Forse l'assessore Lenna non sa che a Trieste vi sono 5.000
nuclei familiari in graduatoria per ottenere un alloggio e che la
legge 14 non concedeva il 57% a Trieste per un mero disegno
triestinocentrico, ma solamente perché ben il 50% dei triestini
in casa ATER sono in fascia A, quella cioè che consente alla
Regione di intervenire con il Fondo sociale".
"Lenna forse non ha capito - aggiunge Tononi - che la Corte dei
Conti ha sollevato un'obiezione perché il ritocco al ribasso
della percentuale del 57% spettante a Trieste non rispettava la
legge (non a caso l'ATER di Tolmezzo sarebbe andata ad ottenere
più fondi di quelli che avrebbe messo in fascia A".
"Il problema casa non può venir affrontato così, ma deve venir
monitorato da un apposito gruppo di lavoro - conclude l'esponente
del PdL - e il presidente Tondo deve essere il garante affinché
non si proceda con logiche campanilistiche ma si rilevi la
necessità di affrontare l'insieme dei problemi tenendo in
considerazione che a Trieste, dati alla mano, l'emergenza casa è
molto più sentita che nel resto della regione".
"L'assessore Lenna, invece di preoccuparsi di bloccare
l'erogazione di fondi previsti per legge sin dal 2000, dovrebbe
mettersi al lavoro per inserire nella legge vigente quelle norme,
tanto caldeggiate da Alleanza Nazionale e Lega Nord, atte a
garantire ai cittadini italiani l'accesso alla casa ATER per
ovviare ai meccanismi che attualmente privilegiano chi, spesso
extracomunitario, dichiara redditi incompatibili con i limiti di
sopravvivenza, segno evidente che gode di altre entrate derivanti
da lavoro nero e da attività criminali".