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PdL: Tononi, no a logiche di campanile su problema casa

27.05.2008
13:39
(ACON) Trieste, 27 mag - COM/AB - "Iniziare ad affrontare il problema casa guardando al campanile - esordisce in una nota il consigliere regionale del PdL Piero Tononi - è inaccettabile e, invece, va subito individuato un modo di operare in maniera comune per aggredire un vero e proprio dramma che colpisce principalmente le nuove generazioni, che non riescono a mettere su famiglia in quanto impossibilitati a trovare un tetto in tempi e a costi ragionevoli".

"L'assessore Lenna non può pensare di decidere autonomamente, senza coinvolgere né Giunta né Consiglio regionale nel modificare la legge 24, approvata nel 1999 con una Giunta di centrodestra (Roberto Antonione presidente, Maurizio Salvador assessore all'edilizia e Renzo Tondo componente della Giunta) - continua il vicepresidente provinciale di Alleanza Nazionale di Trieste che negli ultimi due anni, come assessore comunale di Trieste al patrimonio, ha seguito da vicino le problematiche riguardanti la casa, spesso in stretto contatto con l'ATER - per arrivare a una decisione simile bisogna prima convocare un tavolo e proprio il presidente Tondo dovrà essere il garante che non vi saranno logiche di bieco campanilismo nell'affrontare problematiche che hanno il carattere dell'emergenza come quelle riguardanti la casa".

"Forse l'assessore Lenna non sa che a Trieste vi sono 5.000 nuclei familiari in graduatoria per ottenere un alloggio e che la legge 14 non concedeva il 57% a Trieste per un mero disegno triestinocentrico, ma solamente perché ben il 50% dei triestini in casa ATER sono in fascia A, quella cioè che consente alla Regione di intervenire con il Fondo sociale".

"Lenna forse non ha capito - aggiunge Tononi - che la Corte dei Conti ha sollevato un'obiezione perché il ritocco al ribasso della percentuale del 57% spettante a Trieste non rispettava la legge (non a caso l'ATER di Tolmezzo sarebbe andata ad ottenere più fondi di quelli che avrebbe messo in fascia A".

"Il problema casa non può venir affrontato così, ma deve venir monitorato da un apposito gruppo di lavoro - conclude l'esponente del PdL - e il presidente Tondo deve essere il garante affinché non si proceda con logiche campanilistiche ma si rilevi la necessità di affrontare l'insieme dei problemi tenendo in considerazione che a Trieste, dati alla mano, l'emergenza casa è molto più sentita che nel resto della regione".

"L'assessore Lenna, invece di preoccuparsi di bloccare l'erogazione di fondi previsti per legge sin dal 2000, dovrebbe mettersi al lavoro per inserire nella legge vigente quelle norme, tanto caldeggiate da Alleanza Nazionale e Lega Nord, atte a garantire ai cittadini italiani l'accesso alla casa ATER per ovviare ai meccanismi che attualmente privilegiano chi, spesso extracomunitario, dichiara redditi incompatibili con i limiti di sopravvivenza, segno evidente che gode di altre entrate derivanti da lavoro nero e da attività criminali".