PdL: Blasoni, case popolari a residenti da almeno tre anni
(ACON) Trieste, 29 mag - COM/AB - "Occorre uniformare la nostra
legislazione a quella di molte altre regioni e prevedere che, per
ottenere una casa popolare, si debba essere residenti in Regione
da almeno tre anni".
Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale del Popolo
della Libertà, Massimo Blasoni.
"Gli esiti dei più recenti bandi effettuati dalle ATER regionali
- spiega Blasoni - ci dicono con chiarezza che ormai quasi la
metà delle domande presentate vengono da cittadini
extracomunitari. Nessuno vuole innescare polemiche demagogiche o
prestarsi a discriminazioni, tuttavia è evidente che, in una
situazione di oggettiva scarsità di alloggi disponibili, a essere
privilegiati debbano essere i cittadini residenti in regione da
tempo".
"Non si tratta di un elemento di novità nel panorama nazionale -
continua Blasoni: l'Umbria, ad esempio, governata dal
centrosinistra, prevede un requisito come quello che sto
proponendo, mentre la Lombardia richiede 5 anni di residenza".
"Credo - spiega il consigliere regionale udinese - che prevedere
tra i requisiti per la partecipazione ai bandi la residenza o
un'attività lavorativa almeno triennale sia un elemento di
assoluta equità sociale ed eviterebbe pericolosi fenomeno di
discriminazione al contrario. Spesso, infatti, fenomeni diffusi
come il lavoro irregolare che non produce ufficialmente reddito e
quindi falsa le graduatorie o, ancora, gli sfratti concordati,
favoriscono al momento dell'assegnazione degli alloggi più le
situazioni di irregolarità che i diritti di chi stabilmente abita
e lavora nella nostra regione".
"Per far sì che questo non accada - conclude Blasoni - basta
introdurre il requisito della residenza, attraverso una piccola
modifica della legge 6/2003 in materia di edilizia residenziale
pubblica. Una modifica che avevo proposto nella scorsa
legislatura e che sono intenzionato a riproporre in questa".