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PdL: Blasoni, case popolari a residenti da almeno tre anni

29.05.2008
17:07
(ACON) Trieste, 29 mag - COM/AB - "Occorre uniformare la nostra legislazione a quella di molte altre regioni e prevedere che, per ottenere una casa popolare, si debba essere residenti in Regione da almeno tre anni".

Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale del Popolo della Libertà, Massimo Blasoni.

"Gli esiti dei più recenti bandi effettuati dalle ATER regionali - spiega Blasoni - ci dicono con chiarezza che ormai quasi la metà delle domande presentate vengono da cittadini extracomunitari. Nessuno vuole innescare polemiche demagogiche o prestarsi a discriminazioni, tuttavia è evidente che, in una situazione di oggettiva scarsità di alloggi disponibili, a essere privilegiati debbano essere i cittadini residenti in regione da tempo".

"Non si tratta di un elemento di novità nel panorama nazionale - continua Blasoni: l'Umbria, ad esempio, governata dal centrosinistra, prevede un requisito come quello che sto proponendo, mentre la Lombardia richiede 5 anni di residenza".

"Credo - spiega il consigliere regionale udinese - che prevedere tra i requisiti per la partecipazione ai bandi la residenza o un'attività lavorativa almeno triennale sia un elemento di assoluta equità sociale ed eviterebbe pericolosi fenomeno di discriminazione al contrario. Spesso, infatti, fenomeni diffusi come il lavoro irregolare che non produce ufficialmente reddito e quindi falsa le graduatorie o, ancora, gli sfratti concordati, favoriscono al momento dell'assegnazione degli alloggi più le situazioni di irregolarità che i diritti di chi stabilmente abita e lavora nella nostra regione".

"Per far sì che questo non accada - conclude Blasoni - basta introdurre il requisito della residenza, attraverso una piccola modifica della legge 6/2003 in materia di edilizia residenziale pubblica. Una modifica che avevo proposto nella scorsa legislatura e che sono intenzionato a riproporre in questa".