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PdL: Ciani, ripresentata proposta legge sulle cremazioni

05.06.2008
12:23
(ACON) Trieste, 05 giu - DT - C'era stata l'unanimità di maggioranza e opposizione su emendamenti e articoli, ma la proposta di legge sull'affidamento e la dispersione delle ceneri si era fermata, a febbraio, in III Commissione ed era decaduta con la fine della legislatura. Ora viene ripresentata, il primo firmatario rimane Paolo Ciani (PdL) assieme però ai colleghi di gruppo Massimo Blasoni, Antonio Pedicini e Franco Dal Mas. Quattordici gli articoli del provvedimento per dare l'opportunità ai cittadini del Friuli Venezia Giulia di usufruire di una pratica, la cremazione appunto, sempre più diffusa. In Italia, infatti, la percentuale di chi decide di farsi cremare sta salendo rispetto alle consuete inumazioni e oggi si stima sia attorno all'8%; nel resto d'Europa queste percentuali sono molto più elevate andando dal 18% dell'Austria al 21% della Francia per passare poi al 47% della Slovenia fino al 72% della Gran Bretagna e al 76% della Svizzera e della Repubblica Ceca.

L'articolo 2 già detta quello che è l'impianto della legge: innanzitutto, chi vorrà affidare o disperdere le proprie ceneri lo potrà fare - oltre che tramite testamento o, ancora, iscrizione ad associazioni riconosciute che hanno tra i fini statutari la cremazione dei cadaveri dei propri associati - annotandosi a un apposito registro comunale. Bisognerà poi indicare chiaramente la persona che si incaricherà della conservazione dell'urna e, nel caso di dispersione, anche il luogo. Altrimenti, in assenza di disposizioni, a provvedere sarà il coniuge o, se dovesse mancare, il parente più prossimo, o - ancora - l'esecutore testamentario e in ultima ipotesi il Comune.

Ma dove disperdere le ceneri? Sarà possibile in aree appositamente destinate all'interno dei cimiteri, in natura (ma a una distanza non inferiore ai 200 metri da insediamenti abitativi mentre la dispersione in mare, fiumi e laghi sarà consentita solo nei tratti liberi da natanti e altri manufatti), in aree private (all'aperto, a distanza anche qui non inferiore ai 200 metri dalle case e con il consenso dei proprietari). Particolare non da poco: è consentita pure la cremazione (e di conseguenza l'eventuale affidamento delle ceneri) delle salme inumate o tumulate, basta l'assenso del coniuge o del parente più vicino. Nel caso invece di affidamento dell'urna, quest'ultima dovrà essere conservata in modo da permettere sempre l'identificazione dei dati anagrafici del defunto. Ancora. L'affidatario rinuncia? Allora l'urna dovrà essere consegnata al cimitero comunale o a quello scelto dallo stesso affidatario, che di conseguenza si assumerà gli eventuali oneri economici.

E per ridurre l'emissione di inquinanti e i tempi di combustione, le bare - ma anche altri involucri - dovranno avere caratteristiche ecologiche, come accade in molti altri Paesi europei. L'importante sarà adottare sistemi identificativi non termodeperibili. Ci saranno quindi strutture dove potranno tenersi cerimonie per l'estremo saluto al defunto (dovranno realizzarle i Comuni, anche in forma associata), e c'è pure un articolo sul senso comunitario della morte: in pratica, tanto nel caso di affidamento che di dispersione delle ceneri, nel cimitero comunque verrà realizzata un'apposita targa che riporterà i dati anagrafici di chi non c'è più.

Per uniformare l'applicazione della legge in tutto il Friuli Venezia Giulia, spetterà alla Regione (sentito il Consiglio delle autonomie locali) predisporre uno schema di regolamento che poi i Comuni adotteranno. Così come entro un anno dall'entrata in vigore della legge, la Regione si farà carico di un piano per la realizzazione di crematori da parte dei Comuni (oggi ne esistono soltanto due, a Udine e Trieste, qui con attese fino a 15-20 giorni), anche in forma associata. E per le ceneri già collocate nei cimiteri, c'è l'applicazione retroattiva: potranno essere, infatti, affidate o disperse.