PdL: Ciani, ripresentata proposta legge sulle cremazioni
(ACON) Trieste, 05 giu - DT - C'era stata l'unanimità di
maggioranza e opposizione su emendamenti e articoli, ma la
proposta di legge sull'affidamento e la dispersione delle ceneri
si era fermata, a febbraio, in III Commissione ed era decaduta
con la fine della legislatura. Ora viene ripresentata, il primo
firmatario rimane Paolo Ciani (PdL) assieme però ai colleghi di
gruppo Massimo Blasoni, Antonio Pedicini e Franco Dal Mas.
Quattordici gli articoli del provvedimento per dare l'opportunità
ai cittadini del Friuli Venezia Giulia di usufruire di una
pratica, la cremazione appunto, sempre più diffusa. In Italia,
infatti, la percentuale di chi decide di farsi cremare sta
salendo rispetto alle consuete inumazioni e oggi si stima sia
attorno all'8%; nel resto d'Europa queste percentuali sono molto
più elevate andando dal 18% dell'Austria al 21% della Francia per
passare poi al 47% della Slovenia fino al 72% della Gran Bretagna
e al 76% della Svizzera e della Repubblica Ceca.
L'articolo 2 già detta quello che è l'impianto della legge:
innanzitutto, chi vorrà affidare o disperdere le proprie ceneri
lo potrà fare - oltre che tramite testamento o, ancora,
iscrizione ad associazioni riconosciute che hanno tra i fini
statutari la cremazione dei cadaveri dei propri associati -
annotandosi a un apposito registro comunale. Bisognerà poi
indicare chiaramente la persona che si incaricherà della
conservazione dell'urna e, nel caso di dispersione, anche il
luogo. Altrimenti, in assenza di disposizioni, a provvedere sarà
il coniuge o, se dovesse mancare, il parente più prossimo, o -
ancora - l'esecutore testamentario e in ultima ipotesi il Comune.
Ma dove disperdere le ceneri? Sarà possibile in aree
appositamente destinate all'interno dei cimiteri, in natura (ma a
una distanza non inferiore ai 200 metri da insediamenti abitativi
mentre la dispersione in mare, fiumi e laghi sarà consentita solo
nei tratti liberi da natanti e altri manufatti), in aree private
(all'aperto, a distanza anche qui non inferiore ai 200 metri
dalle case e con il consenso dei proprietari). Particolare non da
poco: è consentita pure la cremazione (e di conseguenza
l'eventuale affidamento delle ceneri) delle salme inumate o
tumulate, basta l'assenso del coniuge o del parente più vicino.
Nel caso invece di affidamento dell'urna, quest'ultima dovrà
essere conservata in modo da permettere sempre l'identificazione
dei dati anagrafici del defunto. Ancora. L'affidatario rinuncia?
Allora l'urna dovrà essere consegnata al cimitero comunale o a
quello scelto dallo stesso affidatario, che di conseguenza si
assumerà gli eventuali oneri economici.
E per ridurre l'emissione di inquinanti e i tempi di combustione,
le bare - ma anche altri involucri - dovranno avere
caratteristiche ecologiche, come accade in molti altri Paesi
europei. L'importante sarà adottare sistemi identificativi non
termodeperibili. Ci saranno quindi strutture dove potranno
tenersi cerimonie per l'estremo saluto al defunto (dovranno
realizzarle i Comuni, anche in forma associata), e c'è pure un
articolo sul senso comunitario della morte: in pratica, tanto nel
caso di affidamento che di dispersione delle ceneri, nel cimitero
comunque verrà realizzata un'apposita targa che riporterà i dati
anagrafici di chi non c'è più.
Per uniformare l'applicazione della legge in tutto il Friuli
Venezia Giulia, spetterà alla Regione (sentito il Consiglio delle
autonomie locali) predisporre uno schema di regolamento che poi i
Comuni adotteranno. Così come entro un anno dall'entrata in
vigore della legge, la Regione si farà carico di un piano per la
realizzazione di crematori da parte dei Comuni (oggi ne esistono
soltanto due, a Udine e Trieste, qui con attese fino a 15-20
giorni), anche in forma associata. E per le ceneri già collocate
nei cimiteri, c'è l'applicazione retroattiva: potranno essere,
infatti, affidate o disperse.