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Pens: Ferone, lotta alla droga, la Regione intervenga

06.06.2008
14:35
(ACON) Trieste, 06 giu - COM/DT - Anche la Regione Friuli Venezia Giulia deve fare la sua parte nella lotta alla droga. E non solo promuovendo puntuali ed esaustive campagne informative, ma dando anche un segnale di vicinanza alle famiglie che vivono il dramma di un figlio che è caduto in questa spirale: troppe volte le famiglie sono sole e troppo spesso le istituzioni inadeguate o inesistenti.

E' il commento del consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone dopo la tragica fine del venticinquenne goriziano stroncato da un'overdose. Questa morte, scrive, lascia sgomenti sia per la giovane età della vittima sia perché il ragazzo appena un mese fa aveva rischiato di morire per lo stesso motivo.

Questo triste episodio dimostra, ancora una volta, la presa che le sostanze stupefacenti hanno nella psiche di chi le assume. È inutile, annota ancora Ferone, ergersi a integerrimi moralisti, bisogna comprendere il dramma dei tanti giovani che precipitano nel tunnel della droga dal quale difficilmente riusciranno a uscire. Nonostante le statistiche e le rassicurazioni è un fatto evidente che lo spaccio e il consumo di droga nell'Isontino sia aumentato, così come è diventato più facile procurarsi queste sostanze maledette sul territorio regionale, sostanze provenienti non solo dall'ex Jugoslavia ma anche dal vicino Veneto.

L'encomiabile lavoro delle forze dell'ordine, poi, si rivela a volte vano proprio perché sono le vittime che, inconsapevolmente, alimentano un mercato che diventa sempre più tristemente fiorente. Se da un lato dunque è indispensabile agire ancora con maggiore fermezza, anche in tema di inasprimento delle pene e di certezza della loro espiazione, è anche vero - sottolinea l'esponente dei Pensionati - che è indispensabile una politica della prevenzione che va fatta nelle scuole, dalle medie all'università, ed è necessario che tutti i cittadini partecipino e comprendano l'importanza della loro collaborazione per assicurare gli spacciatori, piccoli e grandi, alla giustizia.

Il giovane deceduto è un'altra vittima dell'inarrestabile fila di coloro che hanno dato il tributo della vita al veleno della droga. È necessario che tutti noi teniamo sempre presente che situazioni del genere non riguardano esclusivamente gli altri, ma possono riguardare ciascuno di noi. Ed è proprio per questo, conclude Ferone, che tutti i cittadini devono contribuire a fermare questo triste traffico che avvelena il fisico e le menti di tanti, troppi, giovani.