Pens: Ferone, lotta alla droga, la Regione intervenga
(ACON) Trieste, 06 giu - COM/DT - Anche la Regione Friuli
Venezia Giulia deve fare la sua parte nella lotta alla droga. E
non solo promuovendo puntuali ed esaustive campagne informative,
ma dando anche un segnale di vicinanza alle famiglie che vivono
il dramma di un figlio che è caduto in questa spirale: troppe
volte le famiglie sono sole e troppo spesso le istituzioni
inadeguate o inesistenti.
E' il commento del consigliere regionale del Partito Pensionati
Luigi Ferone dopo la tragica fine del venticinquenne goriziano
stroncato da un'overdose. Questa morte, scrive, lascia sgomenti
sia per la giovane età della vittima sia perché il ragazzo appena
un mese fa aveva rischiato di morire per lo stesso motivo.
Questo triste episodio dimostra, ancora una volta, la presa che
le sostanze stupefacenti hanno nella psiche di chi le assume. È
inutile, annota ancora Ferone, ergersi a integerrimi moralisti,
bisogna comprendere il dramma dei tanti giovani che precipitano
nel tunnel della droga dal quale difficilmente riusciranno a
uscire. Nonostante le statistiche e le rassicurazioni è un fatto
evidente che lo spaccio e il consumo di droga nell'Isontino sia
aumentato, così come è diventato più facile procurarsi queste
sostanze maledette sul territorio regionale, sostanze provenienti
non solo dall'ex Jugoslavia ma anche dal vicino Veneto.
L'encomiabile lavoro delle forze dell'ordine, poi, si rivela a
volte vano proprio perché sono le vittime che, inconsapevolmente,
alimentano un mercato che diventa sempre più tristemente
fiorente. Se da un lato dunque è indispensabile agire ancora con
maggiore fermezza, anche in tema di inasprimento delle pene e di
certezza della loro espiazione, è anche vero - sottolinea
l'esponente dei Pensionati - che è indispensabile una politica
della prevenzione che va fatta nelle scuole, dalle medie
all'università, ed è necessario che tutti i cittadini partecipino
e comprendano l'importanza della loro collaborazione per
assicurare gli spacciatori, piccoli e grandi, alla giustizia.
Il giovane deceduto è un'altra vittima dell'inarrestabile fila di
coloro che hanno dato il tributo della vita al veleno della
droga. È necessario che tutti noi teniamo sempre presente che
situazioni del genere non riguardano esclusivamente gli altri, ma
possono riguardare ciascuno di noi. Ed è proprio per questo,
conclude Ferone, che tutti i cittadini devono contribuire a
fermare questo triste traffico che avvelena il fisico e le menti
di tanti, troppi, giovani.