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Pens: Ferone, nel pubblico impiego diritti, ma anche doveri

06.06.2008
14:39
(ACON) Trieste, 06 giu - COM/ET - Ha perfettamente ragione il ministro Brunetta - ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone - nell'ipotizzare licenziamenti di quei pubblici dipendenti che scambiano l'ufficio per un luogo di villeggiatura, o lo ritengono un posto dove si può andare a proprio piacimento, dove si può lavorare o leggere il giornale.

Chiedere un minimo di disciplina nei comportamenti, anche nella pubblica amministrazione, è giusto e lecito, perché i pubblici dipendenti sono pagati con i soldi dei cittadini e se questi dipendenti hanno dei diritti, hanno pure dei doveri.

Certamente generalizzare è sempre sbagliato - ha proseguito Ferone - dal momento che i dipendenti che ricorrono al certificato medico con false diagnosi sono una piccola minoranza, ma proprio per il rispetto dovuto a tutti quei lavoratori del pubblico impiego che fanno il proprio dovere, è giusto isolare e punire coloro che oziano sul posto di lavoro. Forse, continua l'esponente dei Pensionati, è il caso di individuare e sanzionare anche i dirigenti che fingono di non sapere che queste cose accadano e che non controllano il personale.

Certo, anche volendo essere drastici, è necessario comunque usare buon senso e oculatezza, dal momento che vi sono sicuramente lavoratori del pubblico impiego che soffrono di qualche malattia e certamente non sono dei nullafacenti. Bisogna colpire in sintesi l'abuso, il doppio lavoro, il privilegiare degli affari personali rispetto al dovere. Anche imponendo il rispetto delle regole nella pubblica amministrazione si rende un servizio ai cittadini e giustizia ai tanti onesti pubblici dipendenti che, con stipendi molte volte inadeguati, garantiscono servizi ai cittadini. Anche la Regione Friuli Venezia Giulia - ha concluso Ferone - si adegui ai propositi nazionali e si adoperi per una politica del personale più efficiente, che valorizzi le professionalità e riconosca appieno ai lavoratori tutti i loro diritti, ma al tempo stesso imponga e pretenda il rispetto delle regole, osservando il principio secondo il quale a dei diritti corrispondono dei doveri.