Ballaman: con Smileagain contro l'acidificazione delle donne
(ACON) Trieste, 10 giu - RC - Le donne pakistane sfigurate
dall'acido e l'associazione internazionale Smileagain che,
attraverso il chirurgo plastico Giuseppe Losasso dell'Azienda
ospedaliera del capoluogo friulano cerca di ridare loro un volto
e un sorriso, avranno un alleato in più. Il presidente del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman,
ha garantito loro un appoggio concreto che potrebbe tradursi sia
in termini legislativi sia in termini economici.
La maggiore delle ambizioni di Smileagain, che ha una sede a
Udine dal 2004 - ha spiegato il dottor Losasso al presidente - è
costruire in Pakistan, e precisamente a Multain, una clinica
dedicata alla cura degli ustionati. L'acido gettato sulle donne,
solitamente punite per futili motivi, provoca delle deformità
difficilmente correggibili. Abbiamo operato già 47 ragazze, di
cui 18 hanno terminato il ciclo di interventi che può arrivare
anche a 28 operazioni.
Il Governo italiano - ha ricordato ancora Losasso - ha cancellato
a quello di Islamabad un debito di circa 150 milioni di euro, ma
con l'obbligo di utilizzare quei fondi per programmi di aiuto
alla popolazione. Grazie a questo fatto, il nostro progetto ha
trovato il via libera del Primo ministro pakistano e oggi
possiamo contare su circa 3 milioni di euro per costruire alcune
sale operatorie e una struttura con 20-30 posti letto. Siamo
tutti volontari, che si recano in Pakistan a proprie spese e
durante le ferie.
Sarò lieto di essere presente alla posa della prima pietra - ha
affermato Ballaman - e farò in modo che l'occasione di un gesto
umanitario dia il via ad accordi anche economici e commerciali
tra la nostra regione e il Pakistan. Coinvolgerò le ambasciate,
le associazioni degli imprenditori, le camere di commercio, la
Direzione regionale dei rapporti internazionali e persino il
ministro degli Esteri, che conosco personalmente. Perché la mia
più grande aspirazione - ha concluso - è che possiate smettere di
dover operare su questi volti.
Il presidente del Consiglio ha quindi ricordato quando, nel
novembre 2004, il registra olandese Theo Van Gogh, suo amico,
dopo aver realizzato il cortometraggio Submission venne
assassinato da un estremista islamico e il produttore, per paura
di fare la stessa fine, decise che il filmato non sarebbe stato
trasmesso. Ad accettare di farlo, invece, fu proprio Ballaman,
che organizzò proiezioni in sale di tutta Italia. Per quella
cosa, fu costretto a vivere sotto scorta per due anni.
E' un'esperienza che conosco personalmente perché anch'io ho una
scorta, quando mi muovo in Pakistan - ha commentato Losasso. Ma
se ci fermiamo a questo, allora ogni speranza di aiutare quelle
popolazioni svanisce. Noi siamo riusciti ad attivare dei contatti
importanti, laggiù, già con l'ex primo ministro Shaukat Aziz
attraverso la presidente di Smileagain, Misbath Masarrat, che
fondando questa Onlus ha risposto alle richieste di aiuto delle
donne asiatiche vittime di tali brutalità.
Da parte del presidente Ballaman, anche la promessa di
interessarsi del materiale in giacenza non utilizzato dagli
ospedali della regione e che, invece, potrebbe servire per la
nuova struttura di Multain.
(foto in e-mail, immagini alle tv)