PD: reddito di base come lotta alla povertà
(ACON) Trieste, 24 giu - COM/AB - Sul reddito di base si
registra la seguente nota dei consiglieri regionali del Partito
Democratico Annamaria Menosso, Nevio Alzetta, Sergio Lupieri,
Paolo Menis e Franco Codega:
"Chi afferma che il reddito di base è una misura ideologica e
assistenziale non ne ha colto la filosofia, è una misura che mira
alla lotta alla povertà, all'esclusione sociale e si compone di
due azioni: un contributo monetario al reddito e un aiuto,
attraverso un programma personalizzato e con l'apporto dei Centri
per l'impiego, al reinserimento lavorativo di chi è rimasto fuori
dal circuito produttivo.
C'è una forte valenza di sprone e di speranza nel reddito di
base: vi si rinviene un rinnovato rapporto di fiducia non
paternalistica nelle istituzioni e anche un processo di
responsabilizzazione dei cittadini.
Ciò che è ideologico, vetusto e soprattutto inefficace è la
proposta del Governo centrale di destra di introdurre la social
card per i poveri. Si ritorna alla beneficenza. Chi è povero
tirerà a campare e mai uscirà dalla sua condizione di povero. Non
c'è prospettiva, non c'è speranza, dunque. In questo modo si
rifiuta la complessità del sistema sociale che si occupa del
benessere, concetto soggettivo e proprio per questo bisognoso di
approcci colti, multisettoriali, aperti all'innovazione e
fors'anche coraggiosi.
Ma la presente Giunta queste qualità non le possiede e sembra che
non abbia altre idee se non quelle rivolte a disfare. Mancano
proposte precise, strategie, politiche, misure efficaci, manca
tutto, ma non la ruspa".