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PD: reddito di base come lotta alla povertà

24.06.2008
15:50
(ACON) Trieste, 24 giu - COM/AB - Sul reddito di base si registra la seguente nota dei consiglieri regionali del Partito Democratico Annamaria Menosso, Nevio Alzetta, Sergio Lupieri, Paolo Menis e Franco Codega:

"Chi afferma che il reddito di base è una misura ideologica e assistenziale non ne ha colto la filosofia, è una misura che mira alla lotta alla povertà, all'esclusione sociale e si compone di due azioni: un contributo monetario al reddito e un aiuto, attraverso un programma personalizzato e con l'apporto dei Centri per l'impiego, al reinserimento lavorativo di chi è rimasto fuori dal circuito produttivo.

C'è una forte valenza di sprone e di speranza nel reddito di base: vi si rinviene un rinnovato rapporto di fiducia non paternalistica nelle istituzioni e anche un processo di responsabilizzazione dei cittadini.

Ciò che è ideologico, vetusto e soprattutto inefficace è la proposta del Governo centrale di destra di introdurre la social card per i poveri. Si ritorna alla beneficenza. Chi è povero tirerà a campare e mai uscirà dalla sua condizione di povero. Non c'è prospettiva, non c'è speranza, dunque. In questo modo si rifiuta la complessità del sistema sociale che si occupa del benessere, concetto soggettivo e proprio per questo bisognoso di approcci colti, multisettoriali, aperti all'innovazione e fors'anche coraggiosi.

Ma la presente Giunta queste qualità non le possiede e sembra che non abbia altre idee se non quelle rivolte a disfare. Mancano proposte precise, strategie, politiche, misure efficaci, manca tutto, ma non la ruspa".