UDC: Sasco, la Lega Nord non faccia fughe in avanti
(ACON) Trieste, 25 giu - COM/RC - L'UDC esprime forte
preoccupazione per le fughe in avanti che la Lega Nord sta
sollevando in più occasioni, soprattutto in prossimità
dell'adozione di provvedimenti che presuppongono la collegialità
della maggioranza e non iniziative isolate che producono solo un
danno d'immagine per il centro-destra insediatosi al governo
regionale appena da un paio di mesi.
Commenta così il capogruppo consiliare dell'UDC Edoardo Sasco la
sortita di Danilo Narduzzi della Lega Nord riguardante la
richiesta di abolire subito il reddito di cittadinanza, misura
attualmente dovuta e non eliminabile senza prima una modifica di
legge.
Abolire questa norma assistenziale - sostiene Sasco - per dare
fondi ai sindaci affinché intervengano a favore dei cittadini
bisognosi è uno dei punti previsti dal programma elettorale del
centro-destra e la Giunta regionale ha già preso alcune misure
che, a legislazione vigente, consentono di contenere alcuni
eccessi temporali ed economici, limitando gli effetti negativi
più volte evidenziati dalla maggioranza quando si trovava, nella
scorsa legislatura, all'opposizione. Dopo di che, si potrà
passare all'abrogazione della legge o a una sua riformulazione.
E' vero che i cittadini di questa Regione - precisa l'esponente
dell'UDC - si attendono da noi risposte forti e rapide a problemi
altrettanto pesanti che ci troviamo a dover affrontare, ma allo
stesso tempo pretendono serietà e compattezza di coalizione,
senza dover assistere a una polemica dietro l'altra da parte di
esponenti politici che fanno parte della stessa Giunta o dello
stesso Consiglio regionale.
L'UDC - conclude Sasco - continua a sostenere la propria linea di
serietà e di dialogo all'interno delle forze di governo ed esige
pertanto comportamenti coerenti anche da parte delle altre forze
politiche della maggioranza regionale. Se esistono divergenze
sostanziali di contenuto o di metodo, queste richiedono da subito
un chiarimento politico serio, costruttivo e senza defezioni,
come si conviene a forze politiche a cui i cittadini, con il loro
recente voto, hanno assegnato responsabilità di governo.