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CR: mozione sul nucleare, dibattito (3)

02.07.2008
12:54
(ACON) Trieste, 02 lug - ET - Una richiesta incongruente, senza proposte di soluzione ad un problema come quello energetico. È questo il motivo per cui Paolo Ciani (PdL), propone la bocciatura della mozione, auspicando un tavolo nazionale per affrontare serenamente la questione nucleare in previsione anche di liberarsi dalla dipendenza dal petrolio.

Per la bocciatura della mozione anche Massimo Blasoni (PdL). Il nucleare è un'opzione per abbassare il costo dell'energia e stimolare la crescita della produttività italiana. Sottolineando gli altissimi consumi italiani (138 milioni di KW/h, gli stessi di Polonia, Turchia, Romania e Austria sommate), l'altrettanto alta incidenza di energia importata o prodotta con il petrolio - solo il 12% dell'energia è prodotta in Italia - e il costo dell'elettricità che è quasi il doppio di quello francese, il consigliere ha auspicato meno ideologia e maggiore coraggio e pragmatismo.

Favorevole all'opzione nucleare, soprattutto per svincolarsi dalla dipendenza dal petrolio l'esponente del Partito Pensionati Luigi Ferone. Siamo circondati da Paesi che fanno - come la Francia - massiccio uso del nucleare, ne sopportiamo i rischi senza averne i benefici, in più vi acquistiamo energia a caro prezzo. È necessario un piano nazionale in merito, anche perché oggi i ceti meno abbienti soffrono per i continui rincari.

Il capogruppo dell'UDC Edoardo Sasco, ricordando l'ampia attenzione del suo partito al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili, ha sostenuto che il nucleare è una soluzione ineludibile perché l'Italia è energeticamente fragile. E' però necessaria una convergenza tra le forze politiche e i vari i livelli di governo, ma anche un piano energetico utile a migliorare l'efficienza delle reti di trasporto dell'energia. Auspicata anche una sinergia con la Slovenia sul monitoraggio di Krsko.

Giorgio Brandolin (PD) ha illustrato l'ordine del giorno presentato dal Partito Democratico insieme all'Italia dei Valori-Cittadini, che chiede alla Giunta di predisporre un piano energetico regionale che tenga conto delle norme nazionali a favore del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, di avviare una concertazione con gli Enti locali e le categorie economiche e di sostenere, in sede di variazioni di bilancio, il ricorso alle energie rinnovabili. Brandolin ha ricordato che la centrale di Krsko - al raddoppio della quale si vorrebbe concorrere come Regione - è oggetto di 74 raccomandazioni per l'adeguamento alle normative UE e che il territorio regionale, essendo per 4/5 sismico, non è adatto alla costruzione di una centrale nucleare.

(segue)