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CR: mozione sul nucleare, concluso dibattito (6)

02.07.2008
14:54
(ACON) Trieste, 02 lug - ET - Danilo Narduzzi (LN) ha annunciato il voto contrario. C'è fame d'energia a tutti i livelli e l'intenzione di acquisire quote della centrale di Krsko è buona. Dato che la scelta nucleare comunque non darà frutti prima di dieci anni, va spinto il ricorso alle energie alternative, prevedendo un'integrazione dei due sistemi. Ai cittadini vanno inoltre garantite le ricadute positive di tali scelte.

Stefano Pustetto (SA) teme che dalla dipendenza dal petrolio si passi alla dipendenza dall'uranio, ma nel contempo ha sottolineato che l'Italia è di fatto in vantaggio sui Paesi che già possiedono centrali nucleari. Il motivo è che queste presto saranno obsolete, mentre se si deciderà di investire in ricerca - specie sulla quarta generazione - il nostro Paese potrà decidere di avvalersi di tecnologie nucleari più avanzate, senza rincorrere al negativo gli altri Paesi europei.

Giorgio Venier Romano (UDC) trova che sia arrivato il momento di scelte energetiche coraggiose su tutti i fronti: dal nucleare, al risparmio; dagli elettrodotti, alle rinnovabili. Per sganciarci dalla dipendenza dal petrolio - prodotto per la maggior parte da Paesi alquanto controversi - per avere non solo i rischi, ma anche i vantaggi del nucleare, le forze politiche devono collaborare e ricercare una soluzione razionale.

Alessandro Corazza (IdV-Citt), ha segnalato il trend mondiale di abbandono del nucleare e ha lamentato il grande ritardo italiano sull'utilizzo delle rinnovabili, sempre più usate nel mondo. Ci vuole un rilancio delle energie alternative e una seria valutazione dei costi/benefici della quarta generazione del nucleare. Tutto ciò anche in previsione della possibilità di abbandonare il petrolio, grande fomentatore di guerre.

Al termine del dibattito è intervenuto il presidente della Regione Renzo Tondo.

Il costo energetico è di importanza centrale e se anche il nucleare non potrà risolvere la questione completamente e da subito, contribuirà certamente a un suo forte ridimensionamento in futuro, aiutando le imprese e le famiglie oppresse dai rincari. Ritenendo sviante fare paragoni con le diverse scelte dei Paesi europei, per il presidente ora è necessario prendere una decisione precisa e limpida: nucleare sì, nucleare no, senza uscire dal seminato aprendo altre questioni, seppur pertinenti.

In merito alla recente visita in Slovenia, Tondo ha ribadito che non è stato stipulato alcun accordo, bensì è stata avanzata al Governo di Lubiana una proposta di collaborazione, sulla quale quest'ultimo non si è espresso, nata dalla scelta favorevole al nucleare di questa Giunta e del Governo nazionale e dalla volontà di consolidare i rapporti transfrontalieri, che dimostra quanto questa Regione sia capace di ricercare soluzioni e proporre un futuro.

(segue)