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CR: legge comunitaria, relatore di maggioranza Ciani (8)

02.07.2008
16:21
(ACON) Trieste, 02 lug - RC - La nostra Regione partecipa ai processi normativi dell'Unione europea ed esegue gli obblighi comunitari attraverso una specifica legge comunitaria regionale. Questo provvedimento è oggi all'attenzione dell'Aula - ha esordito il relatore di maggioranza, Paolo Ciani del PdL e da esso abbiamo appreso delle procedure di infrazione nei confronti dell'Italia causate dalla violazione del diritto comunitario da parte del Friuli Venezia Giulia; da ciò la necessità di un adeguamento della legislazione regionale.

Venendo ai contenuti del provvedimento, vi è il recepimento della direttiva servizi (migliorare l'occupazione e la coesione sociale, pervenire a una crescita economica sostenibile) attraverso procedure amministrative meno complesse e meno costose anche attraverso gli sportelli unici, e una maggiore libera circolazione dei beni.

Altro punto, quello dedicato a Rete Natura 2000 attraverso la creazione di un sistema coordinato di aree finalizzate sia alla conservazione delle diversità biologiche sia alla tutela di una serie di habitat e specie animali e vegetali nei cosiddetti SIC, Siti di importanza comunitaria, e nelle ZPS, Zone di protezione speciale: saranno creati piani di gestione e sarà coordinato l'operato dei diversi enti locali che governano il territorio attraverso piani paesaggistici, piani territoriali di coordinamento, piani regolatori generali, regolamenti edilizi. Relativamente alle ZPS, in regione ne sono state individuate 8, di cui la più ampia è la Laguna di Grado e Marano. Sino ad oggi, la Regione ha adottato misure di conservazione specifiche per il SIC "Magredi del Cellina" (legge regionale 17/2006) e misure di conservazione generali nelle ZPS (legge regionale 14/2007).

Il Capo IV della legge tratta della conservazione degli uccelli selvatici sulla base delle obiezioni sollevate da Bruxelles alla nostra normativa e modificando le leggi regionali 14/2007 (Legge comunitaria 2006), 9/2007 e 17/2006 adegua la normativa regionale a uno specifico decreto ministeriale.

Il Capo seguente riguarda l'attuazione del Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) ai fini dell'obiettivo "Competitività regionale e occupazione 2007-2013". La violazione del regolamento ci farebbe incorrerebbe nel disimpegno automatico delle risorse stanziate a nostro favore, perciò è urgente che l'Amministrazione attui il Programma in questione. L'urgenza viene dal fatto che la prima scadenza è fissata già a dicembre 2009 e che, in mancanza delle disposizioni normative e finanziarie (e successivamente regolamentari), risulta impossibile disporre l'utilizzo delle risorse stanziate per il 2007 e il 2008. E una uguale urgenza si registra per i Programmi operativi regionali FESR obiettivo "Cooperazione territoriale europea 2007-2013", di cui tratta il Capo VI.

Infine, il Capo VII riguarda l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne su occupazione e impiego, che si intende garantire attraverso una norma che regolamenti l'accesso al lavoro, alla promozione e alla formazione professionale e che disciplini le condizioni di lavoro, la retribuzione e i regimi professionali di sicurezza sociale.

(segue)