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CR: approvata legge comunitaria e fine lavori (7)

03.07.2008
17:11
(ACON) Trieste, 03 lug - DT - La legge comunitaria è stata approvata. A votare a favore PdL, LN, UDC, Part. Pens. e Asquini del Gruppo Misto; astenuti PD e SA; contraria IdV-Cittadini. Ed è stato anche approvato, a maggioranza, l'ordine del giorno presentato da Roberto Asquini (GM), Franco Baritussio, Daniele Galasso e Paolo Santin per il PdL, Maurizio Franz e Ugo De Mattia della Lega Nord che impegna la Giunta, sulla base di quanto detta l'articolo 5 del provvedimento (adeguamento dell'ordinamento regionale), ad attivarsi affinché la Regione si adegui ai termini e alle procedure più brevi e convenienti per cittadini e operatori fra quelle presenti, per finalità simili, negli Stati confinanti.

In precedenza, le dichiarazioni di voto. Astensione per Enzo Marsilio, PD. Ci eravamo ripromessi una valutazione positiva se nella discussione in Aula alcune modifiche fossero state accolte. Così non è stato, anzi, la semplificazione di facciata proposta dalla Giunta e dalla maggioranza in realtà complicherà l'attuazione del provvedimento sui vincoli, sui Sic.

Astensione anche per la SA. Sono norme superiori, dettate dall'Ue, ha annotato Igor Kocijancic. Questo è, insomma, un provvedimento sul quale il Consiglio ha potestà limitata. Su una legge comunitaria un voto contrario non ha proprio senso.

Per Daniele Galasso (PdL) l'opposizione ha prima rivendicato la paternità e la bontà della legge, salvo poi prenderne le distanze perché emendato dalla maggioranza. In questi anni di centrosinistra, per affermare l'autonomia della Regione si è pensato solo a gravare di vincoli i cittadini rispetto a quanto richiedesse la stessa Ue, e noi un tanto abbiamo evitato. Non cancelliamo le Zps, i Sic, i parchi naturali, portiamo solo in questo testo un minimo di buon senso, ricordiamo che esiste anche l'uomo, la proprietà privata e le attività produttive. Con le nostre modifiche non si peggiora la legge, anzi.

Anche per Edoardo Sasco (UDC) il lavoro fatto è positivo e fa piacere che il PD esprima un voto di astensione: questa è la strada da seguire, giudicare cioè i contenuti senza privilegiare l'ideologia. Giudizio positivo pure da parte di Danilo Narduzzi (LN). E' stato riportato l'uomo al centro delle questioni ambientali, finisce la politica del divieto a ogni costo che sconta spesso un'impostazione ideologica; noi preferiamo invece essere più pragmatici.

E voto favorevole anche da parte di Roberto Asquini del Gruppo Misto che, se da una parte ha apprezzato i passi in avanti fatti, dall'altra ha chiesto alla Giunta più coraggio, più volontà di cambiare. Spero, ha detto all'Esecutivo, che dopo la politica dei piccoli passi venga la politica dei grandi passi, dobbiamo dare un segnale di discontinuità rispetto al passato, fare norme nuove dove servono. Per questo la gente ci ha votato.

L'unico voto contrario in Aula è stato quello dell'Italia dei Valori-Cittadini. Pietro Colussi ha espresso la sua preoccupazione per l'introduzione di norme che vanno a modificare sensibilmente, e in peggio, il testo iniziale. Sull'astensione del PD mi permetto di esprimere un "non capiamo", ha affermato. Oggi ci trovavamo a difendere un testo della Giunta Illy, il fatto che sia stato stravolto deve farci riflettere e ognuno si prenda le sue responsabilità. Evidentemente in Aula c'è una grande maggioranza che della tutela ambientale non fa la sua preoccupazione principale.

Infine, l'assessore alla Relazioni internazionali Federica Seganti ha ribadito - prendendo spunto dall'ordine del giorno fatto proprio dalla Giunta - come l'obiettivo dell'Esecutivo sia proprio quello di semplificare, di snellire tutto quanto faccia burocrazia.

Con l'approvazione della legge comunitaria sono terminati i lavori del Consiglio regionale, che tornerà a riunirsi a fine mese per le variazioni di bilancio.

(fine)