LN: Razzini su tracciato alta velocità in FVG
(ACON) Trieste, 04 lug - COM/ET - "L'atteggiamento
dell'assessore regionale ai trasporti Riccardo Riccardi nei
confronti del passaggio del Corridoio 5 attraverso il territorio
della nostra regione è quello di chi vuole approfondire un
argomento importante e complesso all'insegna della massima
responsabilità. In quanto tale, dovrebbe essere apprezzato e non
osteggiato dai rappresentanti locali della sinistra".
È quanto afferma il vice capogruppo consiliare regionale della
Lega Nord Federico Razzini che aggiunge:
"Sin dai tempi della precedente Giunta Illy, sui temi ambientali
e dello sviluppo eco-sostenibile gli esponenti dell'ex partito DS
dimostrano di avere una sensibilità quantomeno discutibile. Non
stupisce perciò, anche se dispiace - continua Razzini - che i
consiglieri regionali del PD ora boccino frettolosamente le più
economiche, rapide, baricentriche e soprattutto meno impattanti
ipotesi alternative al passaggio diretto per Trieste, quando
anche il Consiglio comunale di Monfalcone e lo stesso presidente
della provincia di Gorizia - entrambi guidati o appartenenti allo
schieramento del centrosinistra - hanno recentemente e più volte
bocciato il traforo lungo il Carso da Ronchi a Trieste e
auspicato, come noi della Lega Nord, soluzioni diverse che
prevedano il passaggio dell'alta capacità ferroviaria per la
provincia di Gorizia.
"Delle due l'una - sostiene l'esponente del Carroccio: o nella
sinistra regionale ciascuno va per i fatti suoi, oppure stanno
mettendo in atto una sorta di gioco delle parti (per non
scontentare le comunità locali sul territorio), davvero poco
edificante e scorretta nei confronti dei cittadini.
"I consiglieri regionali del PD Travanut e Tesini parlano di
stravolgimento di decisioni già prese. Una forzatura bella e
buona la loro. Sanno benissimo, infatti, che passeranno molti
anni prima che inizino i lavori e che persino nel tratto
piemontese - molto più prossimo di noi a vedere la partenza
dell'opera - le parti stanno proprio in questi giorni discutendo
un cambio di tracciato, più rispettoso della val di Susa.
Figuriamoci se non c'è il tempo e il modo per farlo per il tratto
di Corridoio nel FVG, dove la questione è ancora a uno stadio
teorico e senza alcuna copertura finanziaria degna di tal nome.
"Su argomenti come questo, perciò - conclude Razzini - sarebbe
bene che tutte le forze politiche mettessero da parte le
schermaglie e gli interessi particolari e lavorassero invece con
responsabilità e buon senso, cercando la soluzione migliore per
il nostro territorio e i cittadini".