PD: Menosso, sulla sanità Kosic fa dichiarazioni scolastiche
(ACON) Trieste, 07 lug - COM/RC - La consigliera del PD,
Annamaria Menosso, con una nota giudica scolastiche le
dichiarazioni rilasciate dall'assessore alla Sanità, Vladimir
Kosic, in occasione del convegno "Città sane", quando ha
affermato che la salute è un diritto che deve essere garantito ai
cittadini e che le scelte in sanità devono essere libere da
ideologie. Dichiarazioni condivisibili, scrive la Menosso, ma
appunto scolastiche. E spiega il perché:
"Certo che in sistemi sanitari come quello italiano la salute è
un diritto (costituzionalmente garantito, tra l'altro), bella
scoperta. A differenza del sistema americano - e di quelli ideati
a sua immagine - che considera la salute come un bene che si
compra come un paio di scarpe e che pertanto privilegia i più
ricchi, i sistemi "Beveridge" (il nostro e quello inglese, ad
esempio) e i sistemi mutualistici (vedi quello francese e
tedesco) considerano la salute un diritto fondamentale da
garantire ai cittadini. Questi sistemi, inoltre, sono più
efficaci nelle cure e più efficienti nell'utilizzo delle risorse
di quello americano.
"Quanto alle contaminazioni ideologiche, va detto che le scelte
in questo settore molto tecnico devono essere guidate da evidenze
scientifiche sia per quanto riguarda le cure sia per ciò che
concerne l'organizzazione delle cure stesse, la sanità, appunto.
La difficoltà della gestione e organizzazione delle cure risiede
proprio qui: nel conciliare professionalità e saperi inerenti
alle cure (medici, infermieri, fisioterapisti, tecnici di
laboratorio, ecc) con i vincoli di bilancio e normativi, gli
aspetti manageriali e amministrativi, ma non solo. La sanità
incontra l'etica, la politica, gli interessi particolari (di un
determinato territorio ad esempio); per questo è un settore
complesso e delicato.
"L'ideologia, nella sua accezione deteriore, intesa quindi come
postulato rigido e castrante, deve restar fuori dalle scelte in
sanità, ma questo settore ha bisogno di idee forti dal contenuto
strategico, idee che possiedano la visione di benessere e salute
che si vuole per la società. Ebbene, le idee forti questa Giunta
non le ha o non le ha espresse. E per questo motivo, non avendo
una rotta, la barca è ferma all'ormeggio e in sanità rimaner
fermi equivale a indietreggiare. Si pensi alla ricerca.
"La Giunta precedente aveva una rotta chiara: garantire
efficienza nell'organizzazione (istituzione del Centro per i
Servizi condivisi, riduzione delle ASS, maggiore prevenzione e
riforma delle cure primarie, per citare alcuni esempi) per
produrre servizi e cure più efficaci. Pur continuando nel solco
del processo di aziendalizzazione cominciato negli anni '90, il
tentativo era quello di innovare e sperimentare modelli
organizzativi capaci di liberare risorse per accessi più rapidi
ai servizi e cure migliori. L'attuale Giunta sembra smarrita
rispetto alle incombenze cui deve far fronte. Riprendendo la
metafora nautica: non si vuol dire che la barca è incagliata, non
ancora, ma sicuramente non è neanche partita".