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PD: Menosso, sulla sanità Kosic fa dichiarazioni scolastiche

07.07.2008
12:49
(ACON) Trieste, 07 lug - COM/RC - La consigliera del PD, Annamaria Menosso, con una nota giudica scolastiche le dichiarazioni rilasciate dall'assessore alla Sanità, Vladimir Kosic, in occasione del convegno "Città sane", quando ha affermato che la salute è un diritto che deve essere garantito ai cittadini e che le scelte in sanità devono essere libere da ideologie. Dichiarazioni condivisibili, scrive la Menosso, ma appunto scolastiche. E spiega il perché:

"Certo che in sistemi sanitari come quello italiano la salute è un diritto (costituzionalmente garantito, tra l'altro), bella scoperta. A differenza del sistema americano - e di quelli ideati a sua immagine - che considera la salute come un bene che si compra come un paio di scarpe e che pertanto privilegia i più ricchi, i sistemi "Beveridge" (il nostro e quello inglese, ad esempio) e i sistemi mutualistici (vedi quello francese e tedesco) considerano la salute un diritto fondamentale da garantire ai cittadini. Questi sistemi, inoltre, sono più efficaci nelle cure e più efficienti nell'utilizzo delle risorse di quello americano.

"Quanto alle contaminazioni ideologiche, va detto che le scelte in questo settore molto tecnico devono essere guidate da evidenze scientifiche sia per quanto riguarda le cure sia per ciò che concerne l'organizzazione delle cure stesse, la sanità, appunto. La difficoltà della gestione e organizzazione delle cure risiede proprio qui: nel conciliare professionalità e saperi inerenti alle cure (medici, infermieri, fisioterapisti, tecnici di laboratorio, ecc) con i vincoli di bilancio e normativi, gli aspetti manageriali e amministrativi, ma non solo. La sanità incontra l'etica, la politica, gli interessi particolari (di un determinato territorio ad esempio); per questo è un settore complesso e delicato.

"L'ideologia, nella sua accezione deteriore, intesa quindi come postulato rigido e castrante, deve restar fuori dalle scelte in sanità, ma questo settore ha bisogno di idee forti dal contenuto strategico, idee che possiedano la visione di benessere e salute che si vuole per la società. Ebbene, le idee forti questa Giunta non le ha o non le ha espresse. E per questo motivo, non avendo una rotta, la barca è ferma all'ormeggio e in sanità rimaner fermi equivale a indietreggiare. Si pensi alla ricerca.

"La Giunta precedente aveva una rotta chiara: garantire efficienza nell'organizzazione (istituzione del Centro per i Servizi condivisi, riduzione delle ASS, maggiore prevenzione e riforma delle cure primarie, per citare alcuni esempi) per produrre servizi e cure più efficaci. Pur continuando nel solco del processo di aziendalizzazione cominciato negli anni '90, il tentativo era quello di innovare e sperimentare modelli organizzativi capaci di liberare risorse per accessi più rapidi ai servizi e cure migliori. L'attuale Giunta sembra smarrita rispetto alle incombenze cui deve far fronte. Riprendendo la metafora nautica: non si vuol dire che la barca è incagliata, non ancora, ma sicuramente non è neanche partita".