PD: Moretton, solidarietà e umanità per rifugiati politici
(ACON) Trieste, 08 lug - COM/AB - Un invito alle istituzioni
regionali a intervenire con giusta determinazione e grande
solidarietà diretta a risolvere il problema per la popolazione
locale e per i rifugiati politici ad Aviano, non solo secondo le
convenzioni internazionali, ma anche e soprattutto secondo i
principi di universale umanità, è formulato dal capogruppo
consiliare regionale del PD Gianfranco Moretton.
"Bene ha fatto il sindaco di Aviano - sottolinea Moretton - a
scusarsi con don Fabbro e il titolare dell'albergo Doimo per gli
insulti e le scritte ingiuriose che poco fanno onore al paese,
benché il comune di Aviano si trovi a dover affrontare un
problema non da poco e nel modo più adeguato per essere in
conformità alle normative internazionali, ma anche perché
l'assunzione del problema non vada a impattare con la popolazione
del luogo.
"E' evidente che la questione è stata mal guidata dal ministro
Maroni sin dal suo inizio, poiché non si sono seguite le vie
istituzionali più convenienti e opportune del caso. Di fatto -
così ancora Moretton - non si è seguito quell'iter che prevedeva
i passaggi istituzionali obbligatori; tant'è che il sindaco di
Aviano si è trovato a dover gestire una questione tanto delicata
non conoscendo né la fase iniziale né tanto meno quella finale.
Mi spiego meglio: pare infatti che ancora non sia dato sapere
quanto durerà la permanenza di questi rifugiati politici nella
sistemazione di emergenza che è stata loro assegnata, né se sarà
Aviano la loro sistemazione definitiva o come e quando si preveda
una destinazione diversa.
"Premettendo che tutti i rifugiati politici, in osservanza agli
accordi internazionali, hanno diritto di accoglienza dopo un
preciso e codificato iter procedurale, mi pare d'obbligo una
considerazione che si antepone a qualsiasi normativa: la
solidarietà. Credo che persone che arrivano da esperienze
drammatiche di guerra, di torture, violenza e persecuzioni che le
costringono a lasciare il proprio Paese debbano trovare, oltre a
un tetto, anche un minimo di umanità che si traduce in
disponibilità di rapporto.
"Tutto il resto è conseguente - precisa il capogruppo del PD - e
comunque appartiene alle istituzioni. Il Friuli Venezia Giulia
arriva da esperienze che dovrebbero aver fatto toccare da vicino
il significato di solidarietà, partecipazione, condivisione e
aiuto. Aiuto morale, materiale e partecipativo tale da non far
sentire la persona sola oltre che, come in questo caso,
disorientata e un po' frastornata dalla consapevolezza di non
poter comunicare non conoscendo la lingua.
"Ritengo - conclude Moretton - che non si possa in alcun modo
esprimere disapprovazione in maniera tanto violenta e offensiva,
che indica una totale mancanza di rispetto verso l'individuo,
inteso come persona. Il PD richiama tutti questi valori che sono
il principio di etica sociale, prima ancora di doverosa umanità
verso chi soffre".