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PD: Moretton, solidarietà e umanità per rifugiati politici

08.07.2008
17:03
(ACON) Trieste, 08 lug - COM/AB - Un invito alle istituzioni regionali a intervenire con giusta determinazione e grande solidarietà diretta a risolvere il problema per la popolazione locale e per i rifugiati politici ad Aviano, non solo secondo le convenzioni internazionali, ma anche e soprattutto secondo i principi di universale umanità, è formulato dal capogruppo consiliare regionale del PD Gianfranco Moretton.

"Bene ha fatto il sindaco di Aviano - sottolinea Moretton - a scusarsi con don Fabbro e il titolare dell'albergo Doimo per gli insulti e le scritte ingiuriose che poco fanno onore al paese, benché il comune di Aviano si trovi a dover affrontare un problema non da poco e nel modo più adeguato per essere in conformità alle normative internazionali, ma anche perché l'assunzione del problema non vada a impattare con la popolazione del luogo.

"E' evidente che la questione è stata mal guidata dal ministro Maroni sin dal suo inizio, poiché non si sono seguite le vie istituzionali più convenienti e opportune del caso. Di fatto - così ancora Moretton - non si è seguito quell'iter che prevedeva i passaggi istituzionali obbligatori; tant'è che il sindaco di Aviano si è trovato a dover gestire una questione tanto delicata non conoscendo né la fase iniziale né tanto meno quella finale. Mi spiego meglio: pare infatti che ancora non sia dato sapere quanto durerà la permanenza di questi rifugiati politici nella sistemazione di emergenza che è stata loro assegnata, né se sarà Aviano la loro sistemazione definitiva o come e quando si preveda una destinazione diversa.

"Premettendo che tutti i rifugiati politici, in osservanza agli accordi internazionali, hanno diritto di accoglienza dopo un preciso e codificato iter procedurale, mi pare d'obbligo una considerazione che si antepone a qualsiasi normativa: la solidarietà. Credo che persone che arrivano da esperienze drammatiche di guerra, di torture, violenza e persecuzioni che le costringono a lasciare il proprio Paese debbano trovare, oltre a un tetto, anche un minimo di umanità che si traduce in disponibilità di rapporto.

"Tutto il resto è conseguente - precisa il capogruppo del PD - e comunque appartiene alle istituzioni. Il Friuli Venezia Giulia arriva da esperienze che dovrebbero aver fatto toccare da vicino il significato di solidarietà, partecipazione, condivisione e aiuto. Aiuto morale, materiale e partecipativo tale da non far sentire la persona sola oltre che, come in questo caso, disorientata e un po' frastornata dalla consapevolezza di non poter comunicare non conoscendo la lingua.

"Ritengo - conclude Moretton - che non si possa in alcun modo esprimere disapprovazione in maniera tanto violenta e offensiva, che indica una totale mancanza di rispetto verso l'individuo, inteso come persona. Il PD richiama tutti questi valori che sono il principio di etica sociale, prima ancora di doverosa umanità verso chi soffre".