V Comm: audizione Tondo su colloqui in Slovenia 11/6 (1)
(ACON) Trieste, 09 lug - DT - "Nessun intervento diretto di
Friulia, quello che voglio fare è spingere per una
collaborazione-compartecipazione della Regione al raddoppio della
centrale di Krsko. Chiederò al ministro dello Sviluppo economico
Claudio Scajola che il sistema-Italia sia presente. Poi non so
come andrà a finire, ma assicuro la massima trasparenza e la
massima informazione a questa Commissione su un tema così
delicato come il nucleare".
Il presidente della Regione Renzo Tondo è stato chiaro durante
l'audizione in V Commissione (presieduta da Roberto Marin, del
PdL, a cui erano stati invitati anche i consiglieri della IV)
convocata affinché riferisse sui temi trattati con le autorità
della Slovenia l'11 giugno scorso: "La Slovenia sta pensando,
come confermato dal ministro degli Esteri di Lubiana Dimitrij
Rupel, a un secondo reattore nucleare, ma probabilmente senza la
Croazia, anche se la decisione finale verrà presa dopo il voto
autunnale in Slovenia. Ho mandato al ministro Scajola una
semplice nota in cui la Regione offre la sua disponibilità a uno
scambio di tecnologie: faremo ogni sforzo perché ciò sia
possibile tenendo presente che sono i Governi centrali, Roma e
Lubiana, ad avere l'ultima parola".
Tondo ha poi ribadito che da anni è favorevole al nucleare, ha
lamentato una certa enfatizzazione della vicenda da parte dei
media a seguito di una serie di notizie prima sul possibile
raddoppio di Krsko, poi sul guasto della centrale. "Ho fatto i
complimenti al Governo sloveno perché di quel problema noi
sapevamo tutto, la nostra Protezione civile è stata informata
tempestivamente".
Il presidente ha giudicato la visita in Slovenia, primo incontro
all'estero, in assoluta continuità rispetto alla precedente
amministrazione: "E' il Paese più vicino a noi", ha affermato.
Con Rupel si è parlato di infrastrutture (il tracciato del
Corridoio 5 rimane quello, la Tav passerà per Trieste e per
Divaccia, è il percorso migliore, ha detto rispondendo così a
Mauro Travanut, del PD, e al leghista Federico Razzini che invece
chiedeva una Tav più goriziana), di ambiente, di tutela delle
minoranze (ho chiesto al governo italiano di valutare, in nome
del federalismo, il trasferimento Stato-Regione delle competenze
su questo argomento), di Insiel (vorremmo che la società venisse
coinvolta nella fornitura di servizi anche in Slovenia, nei
prossimi giorni manderemo nostri funzionari, i Balcani devono
diventare la nostra area di mercato).
Ha detto anche di aver parlato con il ministro degli Esteri
Franco Frattini e con Zagabria del bollino per autostrade e
strade a scorrimento veloce imposto dalla Slovenia
(preoccupazione espostagli da Pietro Colussi, IdV-Citt), ma pure
di corsie preferenziali per i frontalieri e, ribattendo a Igor
Kocijancic (SA), di aver discusso genericamente con Rupel di
sinergie tra porti e aeroporti del Friuli Venezia Giulia e della
Slovenia, mentre ha rassicurato Edoardo Sasco (UDC) su un
interessamento della Giunta affinché anche la Comunità italiana
di Zara abbia, dopo un'attesa di vent'anni, il suo asilo.
E poi c'è il capitolo Euroregione. "Il ministro Rupel mi ha
annunciato l'adesione della Slovenia al progetto, un'adesione
però intesa come Stato, e questo è un fatto positivo. Non abbiamo
preso alcun nuovo impegno in merito, ma quello che posso
annunciare è che il 15 settembre organizzerò un incontro con
tutti gli attori dell'Euroregione: ci saranno il presidente del
Veneto Galan, il ministro Frattini, i rappresentanti di Carinzia
e Slovenia".
Tondo ha concluso affermando che "la mia presenza qui, in
Commissione, non è un atto dovuto, ma c'è bisogno di
collaborazione e di confronto tra Esecutivo e Consiglio.
Soprattutto sui temi di politica estera".
(immagini alle tv)
(segue)