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V Comm: audizione Tondo su colloqui in Slovenia 11/6 (1)

09.07.2008
13:18
(ACON) Trieste, 09 lug - DT - "Nessun intervento diretto di Friulia, quello che voglio fare è spingere per una collaborazione-compartecipazione della Regione al raddoppio della centrale di Krsko. Chiederò al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che il sistema-Italia sia presente. Poi non so come andrà a finire, ma assicuro la massima trasparenza e la massima informazione a questa Commissione su un tema così delicato come il nucleare".

Il presidente della Regione Renzo Tondo è stato chiaro durante l'audizione in V Commissione (presieduta da Roberto Marin, del PdL, a cui erano stati invitati anche i consiglieri della IV) convocata affinché riferisse sui temi trattati con le autorità della Slovenia l'11 giugno scorso: "La Slovenia sta pensando, come confermato dal ministro degli Esteri di Lubiana Dimitrij Rupel, a un secondo reattore nucleare, ma probabilmente senza la Croazia, anche se la decisione finale verrà presa dopo il voto autunnale in Slovenia. Ho mandato al ministro Scajola una semplice nota in cui la Regione offre la sua disponibilità a uno scambio di tecnologie: faremo ogni sforzo perché ciò sia possibile tenendo presente che sono i Governi centrali, Roma e Lubiana, ad avere l'ultima parola".

Tondo ha poi ribadito che da anni è favorevole al nucleare, ha lamentato una certa enfatizzazione della vicenda da parte dei media a seguito di una serie di notizie prima sul possibile raddoppio di Krsko, poi sul guasto della centrale. "Ho fatto i complimenti al Governo sloveno perché di quel problema noi sapevamo tutto, la nostra Protezione civile è stata informata tempestivamente".

Il presidente ha giudicato la visita in Slovenia, primo incontro all'estero, in assoluta continuità rispetto alla precedente amministrazione: "E' il Paese più vicino a noi", ha affermato.

Con Rupel si è parlato di infrastrutture (il tracciato del Corridoio 5 rimane quello, la Tav passerà per Trieste e per Divaccia, è il percorso migliore, ha detto rispondendo così a Mauro Travanut, del PD, e al leghista Federico Razzini che invece chiedeva una Tav più goriziana), di ambiente, di tutela delle minoranze (ho chiesto al governo italiano di valutare, in nome del federalismo, il trasferimento Stato-Regione delle competenze su questo argomento), di Insiel (vorremmo che la società venisse coinvolta nella fornitura di servizi anche in Slovenia, nei prossimi giorni manderemo nostri funzionari, i Balcani devono diventare la nostra area di mercato).

Ha detto anche di aver parlato con il ministro degli Esteri Franco Frattini e con Zagabria del bollino per autostrade e strade a scorrimento veloce imposto dalla Slovenia (preoccupazione espostagli da Pietro Colussi, IdV-Citt), ma pure di corsie preferenziali per i frontalieri e, ribattendo a Igor Kocijancic (SA), di aver discusso genericamente con Rupel di sinergie tra porti e aeroporti del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia, mentre ha rassicurato Edoardo Sasco (UDC) su un interessamento della Giunta affinché anche la Comunità italiana di Zara abbia, dopo un'attesa di vent'anni, il suo asilo.

E poi c'è il capitolo Euroregione. "Il ministro Rupel mi ha annunciato l'adesione della Slovenia al progetto, un'adesione però intesa come Stato, e questo è un fatto positivo. Non abbiamo preso alcun nuovo impegno in merito, ma quello che posso annunciare è che il 15 settembre organizzerò un incontro con tutti gli attori dell'Euroregione: ci saranno il presidente del Veneto Galan, il ministro Frattini, i rappresentanti di Carinzia e Slovenia".

Tondo ha concluso affermando che "la mia presenza qui, in Commissione, non è un atto dovuto, ma c'è bisogno di collaborazione e di confronto tra Esecutivo e Consiglio. Soprattutto sui temi di politica estera".

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