II Comm: Electrolux, le preoccupazioni dei sindacati
(ACON) Trieste, 10 lug - RC - Incontro tra le rappresentanze
sindacali del gruppo Electrolux di Porcia di Pordenone e
l'Ufficio di presidenza della II Commissione consiliare, con la
partecipazione dei consiglieri interessati alla questione.
Il presidente Maurizio Franz (LN) ha aperto i lavori dando la
parola ai 17 rappresentanti di settore di CGIL, CISL e UIL, tra
segretari provinciali e RSU. L'azienda non ci comunica alcun
piano gestionale, non si espone con alcun progetto industriale -
è stato il leit motiv dei presenti. I livelli di produzione
stanno calando e se scenderanno sotto la quota che garantisce il
far fronte ai costi fissi, gli stabilimenti, da Porcia a Susegana
ma anche il magazzino cambi di Maniago, sono destinati a
chiudere, con ricadute su tutto l'indotto. Quest'ultimo,
oltretutto, si sta già trasferendo verso gli stabilimenti
dell'Europa dell'Est dove Elecrolux ha portato circa metà della
produzione.
A Porcia - hanno fatto sapere i delegati - oggi lavorano 1.850
dipendenti, ma erano 2.100; Susegana ne ha persi 330 passando da
9 a 5 linee produttive, e timori persistono anche per i 130
addetti del magazzino maniaghese che solo 3 anni fa erano il 15%
in più. Eppure abbiamo accettato degli accordi per venir incontro
alle esigenze di competizione del Gruppo, come quello di gennaio
2007 di modulare i periodi di chiusura collettiva per far fronte
alle richieste di mercato anche durante le ferie. Certo la crisi
dei consumi è innegabile, ma la strategia iniziata nel 2003 di
spostare la produzione nei Paesi dell'Est si è rivelata
affrettata e l'impressione è che la delocalizzazione avviata non
sia stata efficace. La contrazione generale del mercato degli
elettrodomestici appesantisce la situazione: oggi lo stabilimento
di Porcia segnala una riduzione del previsionale 2008 di oltre
200mila unità di prodotto e una perdita, rispetto alle previsioni
2007, di oltre 500mila lavatrici. Infine, le assunzioni a termine
non sono sufficienti per coprire la vita produttiva dell'azienda,
tanto meno per aumentare la produttività.
A seguire, la direzione regionale delle Attività produttive ha
reso noto ai consiglieri della II Commissione come la Regione si
sia già incontrata a giugno con le rappresentanze sindacali e
alcuni lavoratori. Abbiamo offerto la massima disponibilità - è
stato detto - e facciamo pressione sui manager di Electrolux, ma
non è facile ottenere risposte quando si ha a che fare con una
multinazionale perché le decisioni vengono prese altrove. Ecco
perché per noi la sede giusta è quella nazionale, il tavolo delle
trattative deve essere portato avanti con il ministero.
Considerazione, questa, accolta anche da Igor Kocijancic (SA),
che ha auspicato che il Consiglio solleciti la Giunta affinché
questa, a sua volta, faccia pressione sul Governo. Non svelare
ciò che si intende fare - ha poi concluso - non è mancanza di
strategia, ma anzi avere una strategia ben precisa, volta proprio
a lasciare nel dubbio lavoratori, sindacati e istituzioni.
Il presidente Franz ha detto di guardare con preoccupazione al
fatto che l'indotto si sta spostando vero Est; il mercato è molto
competitivo perciò si deve avere rispetto per le strategie
aziendali, ma al contempo sarà chiesto un monitoraggio delle
scelte e sarà sollecitata la Giunta. Se Electrolux manterrà nel
pordenonese buoni livelli di produzione, potrà avere un sostegno
anche nella ricerca e nell'innovazione.
(immagini alle tv)