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II Comm: Electrolux, le preoccupazioni dei sindacati

10.07.2008
14:29
(ACON) Trieste, 10 lug - RC - Incontro tra le rappresentanze sindacali del gruppo Electrolux di Porcia di Pordenone e l'Ufficio di presidenza della II Commissione consiliare, con la partecipazione dei consiglieri interessati alla questione.

Il presidente Maurizio Franz (LN) ha aperto i lavori dando la parola ai 17 rappresentanti di settore di CGIL, CISL e UIL, tra segretari provinciali e RSU. L'azienda non ci comunica alcun piano gestionale, non si espone con alcun progetto industriale - è stato il leit motiv dei presenti. I livelli di produzione stanno calando e se scenderanno sotto la quota che garantisce il far fronte ai costi fissi, gli stabilimenti, da Porcia a Susegana ma anche il magazzino cambi di Maniago, sono destinati a chiudere, con ricadute su tutto l'indotto. Quest'ultimo, oltretutto, si sta già trasferendo verso gli stabilimenti dell'Europa dell'Est dove Elecrolux ha portato circa metà della produzione.

A Porcia - hanno fatto sapere i delegati - oggi lavorano 1.850 dipendenti, ma erano 2.100; Susegana ne ha persi 330 passando da 9 a 5 linee produttive, e timori persistono anche per i 130 addetti del magazzino maniaghese che solo 3 anni fa erano il 15% in più. Eppure abbiamo accettato degli accordi per venir incontro alle esigenze di competizione del Gruppo, come quello di gennaio 2007 di modulare i periodi di chiusura collettiva per far fronte alle richieste di mercato anche durante le ferie. Certo la crisi dei consumi è innegabile, ma la strategia iniziata nel 2003 di spostare la produzione nei Paesi dell'Est si è rivelata affrettata e l'impressione è che la delocalizzazione avviata non sia stata efficace. La contrazione generale del mercato degli elettrodomestici appesantisce la situazione: oggi lo stabilimento di Porcia segnala una riduzione del previsionale 2008 di oltre 200mila unità di prodotto e una perdita, rispetto alle previsioni 2007, di oltre 500mila lavatrici. Infine, le assunzioni a termine non sono sufficienti per coprire la vita produttiva dell'azienda, tanto meno per aumentare la produttività.

A seguire, la direzione regionale delle Attività produttive ha reso noto ai consiglieri della II Commissione come la Regione si sia già incontrata a giugno con le rappresentanze sindacali e alcuni lavoratori. Abbiamo offerto la massima disponibilità - è stato detto - e facciamo pressione sui manager di Electrolux, ma non è facile ottenere risposte quando si ha a che fare con una multinazionale perché le decisioni vengono prese altrove. Ecco perché per noi la sede giusta è quella nazionale, il tavolo delle trattative deve essere portato avanti con il ministero.

Considerazione, questa, accolta anche da Igor Kocijancic (SA), che ha auspicato che il Consiglio solleciti la Giunta affinché questa, a sua volta, faccia pressione sul Governo. Non svelare ciò che si intende fare - ha poi concluso - non è mancanza di strategia, ma anzi avere una strategia ben precisa, volta proprio a lasciare nel dubbio lavoratori, sindacati e istituzioni.

Il presidente Franz ha detto di guardare con preoccupazione al fatto che l'indotto si sta spostando vero Est; il mercato è molto competitivo perciò si deve avere rispetto per le strategie aziendali, ma al contempo sarà chiesto un monitoraggio delle scelte e sarà sollecitata la Giunta. Se Electrolux manterrà nel pordenonese buoni livelli di produzione, potrà avere un sostegno anche nella ricerca e nell'innovazione. (immagini alle tv)