III Comm: approvate le variazioni di bilancio
(ACON) Trieste, 15 lug - DT - Assestamento di bilancio anche
per la III Commissione consiliare presieduta da Giorgio Venier
Romano (UDC). Due gli articoli del ddl della Giunta in esame, l'8
(sanità pubblica) e il 9 (Protezione sociale), approvati a
maggioranza. Contrari PD, SA, IdV-Cittadini.
Il fabbisogno della sanità è stato stimato in 40 milioni di euro.
Come ha spiegato l'assessore alla Salute Vladimir Kosic, 15
milioni andranno a coprire i contratti 2006-2007 del personale
ospedaliero e convenzionato, altrettanti costituiranno
l'accantonamento per il contratto del biennio 2008-2010, 3
milioni saranno utilizzati invece per le nuove assunzioni, 2 per
il potenziamento delle attività diagnostiche e la riduzione delle
liste di attesa, gli ultimi 5 milioni andranno a coprire
l'aumento del costo dei farmaci oncologici negli ospedali.
Modificato ma confermato, anche se solo per il 2008, il Reddito
di cittadinanza: i Comuni continueranno a ricevere i
finanziamenti necessari, ma ad essere soddisfatte saranno solo le
domande presentate entro il 31 dicembre e accolte. "La Direzione
della Sanità non può garantire assistenza e occupazione allo
stesso tempo", ha ribadito l'assessore. "Per questo abbiamo
modificato i parametri del Reddito di base prevedendone una più
breve sperimentazione, il tetto massimo di 600 euro mensili e un
obbligo di residenza in regione più lungo".
Non sono mancati gli interventi dei consiglieri. Roberto Asquini
(Misto) ha chiesto un forte intervento, non solo finanziario,
sulla questione delle liste di attesa. Per Massimo Blasoni (PdL)
si potrebbe dare qualcosa di più alla Carta famiglia, dato che
l'8,3% dei corregionali versa in condizioni di povertà. Per
Sergio Lupieri (PD), invece, 30 milioni di euro destinati ai
contratti in sanità confermano che il tanto sbandierato disavanzo
pregresso non c'è, si cancella poi il reddito di base che invece
ha dimostrato di funzionare e non c'è alcun riferimento alla
Carta famiglia.
Reddito di cittadinanza ripreso anche da Pietro Colussi
dell'IdV-Citt (forse sarebbe bene allocare ulteriori risorse per
il 2008) e da Annamaria Menosso del PD (questo non è solo un
provvedimento economico, ma dà una risposta complessiva, dal
lavoro alla casa), che ha fortemente criticato pure l'assoluta
mancanza di finanziamento alle politiche sociali, di sostegno
alle famiglie non c'è traccia, così come vengono dimenticati gli
anziani. Reddito da abrogare comunque, per il leghista Ugo De
Mattia (non vorrei che, con il termine del 31 dicembre, ci fosse
ora una corsa pilotata ai soldi) mentre Stefano Pustetto, per la
SA, ha apprezzato i finanziamenti per le assunzioni e per la
copertura dei contratti, ma due milioni da stornare alla
diagnostica sono insufficienti, vuol dire ancora liste di attesa.
Sul reddito di base, facile tagliarlo, ma non ha sentito proposte
alternative.
Tra gli interventi presenti nelle variazioni, la realizzazione a
Medea (Gorizia) di un servizio residenziale di riferimento
regionale, sperimentale e innovativo per chi è affetto da autismo
e, in provincia di Pordenone, di una struttura per persone con
sindrome di Down. Infine, ampliata la possibilità di creare nidi
aziendali (li potranno gestire, ad esempio, anche le università).